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Prince Mak (ex-JJCC) racconta la sua terribile esperienza come idol

Prince Mak (ex-JJCC) racconta la sua terribile esperienza come idol

| On 11, Nov 2018

Prince Mak ha lasciato il gruppo JJCC e ha deciso di aprire un suo canale su Youtube dove ha raccontato senza censure e limitazioni della sua esperienza come idol e su come non la consiglia assolutamente a nessuno.

I video che entrano nello specifico in questo discorso sono due e Prince Mak (noto anche come Henry) ha raccontato che quando i JJCC hanno avuto molto clamore in tutto il mondo essendo stati creati a Jackie Chan e hanno avuto un sacco di spettacoli e interviste, con una media di circa 17/18 ore di lavoro ogni giorno. “Non molto tempo dopo il debutto, in realtà mi sono rotto il piede. Anche se avevo un piede rotto e indossavo il gesso, partecipavo ancora a ogni esibizione, a ogni spettacolo, a ogni intervista – non avevo una pausa. Ed anche quando ero malato, il mio orecchio era infetto, non potevo vedere un dottore in modo adatto: dovevo continuare a fare le mie esibizioni, spettacoli e fanmeeting.” Adorava il rapporto con i fan, ma la mancanza della famiglia si faceva sentire, essendo cresciuto in Australia (e la sua famiglia era lì), mentre era un idol non ha visto sua madre per quattro anni.

Nel secondo video, molto più duro e crudo, ha detto che i contratti durano dai 5 ai 10 anni e la possibilità di poter rescinderlo dipende, ovviamente, da quanto famoso sia, meno famoso è il tuo gruppo, più facilmente ne uscirai. Lavori tutti i giorni, anche per venti ore al giorno e ci sono divieti di fidanzarsi, obbligo a fare la dieta o a fare interventi di chirurgia plastica, così come l’assenza di vacanze.

Mentre lui era un idol si svegliava ogni giorno alle sei del mattino, alle undici di sera in sala prove e andava a dormire alle due di notte (per quattro ore quindi) e guadagnava in media 2 dollari al giorno, circa 60 dollari al mese. Prince Mak afferma che essere idol è molto più difficile per le donne rispetto agli uomini: ha raccontato che lui non amava bere ma è stato forzato a farlo perché un regista televisivo glielo offriva in continuazione. Ha dovuto farlo perché negare avrebbe danneggiato il gruppo che non avrebbe più potuto esibirsi in quello show e in quel canale. Ha sottolineato che così come lui è stato obbligato a bere, molte donne vengono costrette dai CEO, manager e dalla situazione a fare anche altro pur di continuare a lavorare: “Pensa a tutte quelle idoli e a quello che potrebbe essere successo e… forse loro si sentivano come se non avessero altra scelta.”

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