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Le peggiori compagnie Kpop: il caso Brave Ent.

Le peggiori compagnie Kpop: il caso Brave Ent.

| On 10, Mag 2022

Quali sono le peggiori compagnie di intrattenimento del K-pop? Che cosa si intende per ‘peggiori’? E c’è davvero qualcuno che si salva?

E’ difficile parlare in modo oggetto di migliore e peggiore, ma questa serie di articoli sulle varie compagnie d’intrattenimento coreane vogliono mostrare il lato più brutto dietro i magnifici e brillanti set del Kpop o stage degli idol.

Parleremo di diverse compagnie d’intrattenimento coreane analizzando i loro lati peggiori, alcuni volte in termini di trattamento dei trainee e degli idol, altre volte in presenza di cause legali e controversie, ma anche una pessima gestione degli artisti e del loro lavoro o la mancanza di uguaglianza all’interno di un gruppo.

In questo articolo analizzeremo le criticità della Brave Entertainment.

E’ difficile parlare della Brave Ent come una pessima compagnia dopo che la storia di rinascita e successo delle Brave Girls ha riempito i Social Network, articoli e post nell’ultimo anno, mostrato come prova del talento della ragazza e dell’agenzia che ha continuato a credere in loro in tutti questi anni, eppure non è tutto oro quel che luccica e dei problemi ci sono comunque, capiamoli insieme.

La Brave Entertainment è una società di intrattenimento sudcoreana fondata nel 2008 dal famoso produttore musicale Brave Brothers, dopo aver lasciato la YG Entertainment (è stato il principale produttore dal 2004 al 2008). La storia di Kang Dong-chul (nome reale di Brave Brothers) è particolare di suo: dopo un passato turbolento, è stato arrestato 12 volte per atti violenti (è stato anche in riformatorio quando era ancora minorenne), truffe e minacce, fino alla proprietà di un club dove vi erano anche prostitute quando aveva 19 anni, l’uomo ha deciso di cambiare grazie alla musica e ha prodotto canzoni di successo per After School, Sistar (So Cool, Alone, Ma Boy, ecc), 4Minute, T-ara, Son Dam Bi, Big Bang, Brown Eyed Girls, AOA (Miniskirt, Like A Cat, Short Hair e gran parte dei loro successi), Hello Venus (le bellissime Sticky Sticky, Wiggle Wiggle,  I’m ill), RANIA e U-KISS, per citarne alcuni.

Essere un buon produttore vuol dire che sarai un buon capo di un’azienda di intrattenimento? Yang Hyun Suk della YG nel 2017 durante MIXNINE gli disse che no, che i suoi gruppi erano un flop. Cosa è successo, però, davvero nella Brave Entertainment e perché può rientrare nella lista delle peggiore agenzie d’intrattenimento coreane?

Lo vedrete nel dettaglio successivamente ma, in generale, l’attività da produttore di Brave Brothers ha spesso interferito con l’attività dei suoi gruppi che, proprio tra il 2014 e il 2016, anni di molto lavoro per il produttore, sono andati in pausa in due anni (condanna per un gruppo Kpop). La voglia di vedere i propri gruppi di successo, si affianca un atteggiamento ambiguo nel momento in cui quel gruppo attira l’attenzione, con scelte di collaborazioni discutibili, voglia di guadagnarci il massimo e non una perfetta trasparenza con l’artista.

L’agenzia ora gestisce solo le Brave Girls e i DKB, ma in passato hanno gestito anche i 1Punch (formati da One e Samuel), i Big Star, Electroboyz, Cherrsee e Park Soo-jin.

Il successo virale delle Brave Girls dimostra che il duro lavoro non sempre basta

Le Brave Girls sono il primo gruppo femminile dell’agenzia, hanno debuttato nel 2011 e, anche se ora sono formate da 4 ragazze, ben 10 membri si sono definite parte del gruppo in questi dieci anni, appunto. Del gruppo originario non è rimasto nessuno e le attuali quattro ragazze sono tutte state aggiunte nel 2016. Con il loro debutto ‘Back to da Future’ non hanno venduto molte copie, poco più di 3400 album, digitalmente in 14^ posizione su Gaon, ma la canzone, per le novità reggae nel suono, ha conquistato la critica e ha fatto vincere al gruppo il premio di ‘Rookie of the Year’ ai Korea Culture Entertainment Awards. Il primo comeback nel 2012 con “Nowadays” si è classificata molto in alto nelle classifiche digitali ed è diventato uno degli argomenti più cercati sui siti web coreani. Nel 2013 pubblicano un singolo “For You” e poi il comeback del 2014 viene spostato perché Brave Brothers era impegnato con le AOA.

Le Brave Girls restano inattive per due lunghissimi anni, la leader Eunyoung, Seoa e Yejin lasciano il gruppo e a Yoojin ed Hyeran si aggiungono nuovi membri, Hayun, Minyoung, Yujeong, Eunji e Yuna per il coomeback del 2016 con ‘Deepened’, prima volta che vendono più di 10.000 copie di album, seguito da ‘High Heels’. Nel 2017 Yoojin, Hyeran, Yoojin lasciano il gruppo e Hyeran va in pausa. In cinque tornano con la bellissima ‘Rollin’, che vende solo 1000 copie. Il gruppo partecipa a The Unit, sperando nel successo, ma vengono subito eliminate e dopo un anno, nel 2018, pubblicano una nuova versione di Rollin, promossa in 4 dopo che Hayun entra in pausa per motivi di salute.

Le Brave Girls stavano per sciogliersi prima del successo virale di ‘Rollin’

Nel febbraio 2021, un video compilation di “Rollin'” diventa virale su YouTube cambia i loro destino: guadagnano una popolarità immensa, iniziano a lavorare tantissimo, ritornano a promuovere, vincono spettacoli musicali, vengono scelte come volti per molti brand e tornano con ‘Summer Queen’ a giugno 2021 vendendo quasi 80.000 copie dell’album. Yujeong ha rivelato che prima che la canzone diventasse virale, il gruppo era vicino allo scioglimento poiché lei e la collega Yuna si erano già trasferite dal loro dormitorio.

Il caso Brave Girls è emblematico per diversi motivi e spiega alla perfezione il problema dell’agenzia: il gruppo andava bene al suo debutto, ma a causa dei tanti impegni come produttore di Brave Brothers, sono state trascurate e dimenticate. Proprio l’essere state in pausa per molto, troppo tempo, ha causa l’insuccesso dei 4 anni successi, risolto solo da un colpo di fortuna e un video divenuto virale. In questi 4 anni, Brave Brothers non ha gettato la spugna con il gruppo e ha pagato personalmente per le loro spese, come rivela Yujeon: “Prima che diventassimo virali, mi sono sempre sentita in colpa con la mia azienda. Il motivo era perché continuavano a spingere per l’uscita di nuovi album, anche se non vedevamo alcun risultato. Non siamo stati in grado di ottenere alcun tipo di guadagno da loro, ma l’etichetta ha continuato a investire su di noi. Non siamo stati in grado di fare nulla per loro. Spesso dovevamo lavorare part-time il giorno dopo uno spettacolo. Sapevamo che se una persona si fosse ritirata, tutto sarebbe finito, quindi siamo rimaste tutte insieme e abbiamo detto: ‘Facciamo un’altra esibizione, pubblichiamo un altro album’. Mi sono scusata molto spesso con Brave Brothers. Se avesse rinunciato a noi, sarebbe tutto finito tanto tempo fa. Un giorno, noi quattro siamo andati da lui e gli abbiamo detto ‘non abbiamo fondi per le nostre spese. Cosa dovremmo fare?’ Ci ha chiesto ‘quanto vi serve?’ e da allora ci ha dato un assegno di tasca sua. A seguito di questa storia straziante, tuttavia, Yujeong ha condiviso che il gruppo ha ricevuto i primi pagamenti per la prima volta in 6 anni grazie alla popolarità guadagnata nel 2021.

Un gruppo non resiste così tanto se non ci crede o se non ha qualcuno alle spalle che continua a supportarle, ed è evidente che per loro Brave Brothers c’è stato, ma, anche con loro ci sono state delle dimenticanze: dopo il successo, infatti, molti hanno accusato l’agenzia di aver gestito in modo pessimo il fanbase del gruppo, di aver venduto merce di scarsa qualità (a prezzi anche elevanti) e di far pubblicizzare alle Brave Girls anche prodotti discutibili.

La Brave Ent. si scusa per la recente controversia con le Brave Girls

Prossimo gruppo: i Big Star hanno debuttato nel 2012 e, comeback dopo comeback, sono riusciti ad attirare l’attenzione, diventando nel 2014 il primo gruppo idol a tenere 100 concerti in Giappone e passando dal vendere 2000 copie al debutto e al primo comeback, ad avere vendere per 20.000 album nel 2015. Nonostante il successo guadagnato con fatica, una sequenza di lunghe pause, soprattutto dopo il 2015, ha portato il gruppo a scomparire, a tentare di riprovarci con The Unit e poi a sciogliersi definitivamente solo nel 2019, quando i loro contratti sono scaduti.

Situazione simile è accaduta a Park Soojin, solista che si era fatta notare nel programma ‘The Great Birth’ e che ha partecipato anche a ‘Immortal Song’, che ha debuttato nel 2013, fatto il primo comeback a fine 2014 e poi è scomparsa nel dimenticatoio.

Il duo hip-hop 1Punch, formato dai giovanissimi One e Punch (ora noto come Samuel) hanno debuttato a gennaio 2015 con “Turn Me Back” per poi sciogliersi senza una vera spiegazioni quando One ha firmato con la YG a fine 2015, diventando un solista nel 2017. Sempre nel 2017 Samuel, che era ancora parte della Brave Ent, partecipa a Produce 101, viene tagliato fuori dai vincitori, arrivando 18^, ma debutta da solista con buoni risultati: tra il 2017 e il 2019 pubblica 6 canzoni in Corea e 3 in Giappone, i suoi quattro album vendono, rispettivamente, 35.000, 25.000, 17.000 e 17.000 copie e partecipa ad OST e varietà in TV. A metà 2019 Samuel lascia la Brave Entertainment, citandola anche in giudizio per il trattamento subito. L’avvocato di Samuel afferma che l’idol non ha ricevuto un’adeguata ripartizione del reddito, che non veniva informato sulle sue attività, perfomance o società che volevano utilizzarlo come volto (che poi non lo pagavano neppure). Nel maggio del 2020, Brave Entertainment ha intentato una causa contro Samuel Kim per danni per un importo di 1 miliardo di Won ($ 882.729,39 USD). Nel bel mezzo di questa controversia legale, Samuel Kim ha presentato una denuncia penale contro Brave Brothers, sostenendo che il produttore e l’amministratore delegato avevano falsificato documenti privati ​​e sottratto fondi. La polizia, però, ha deciso di non perseguire l’accusa di falso e appropriazione indebita di documenti privati ​​contro Brave Brothers: dopo mesi di indagini alla Brave Entertainment, la polizia nel 2021 ha annunciato che non è riuscita a trovare prove sufficienti per il presunto illecito del produttore/CEO. Ad oggi Samuel e Brave Ent hanno trovato un accordo e si sono separati.

I DBK hanno fatto il suo debutto il 3 febbraio 2020 con “Sorry Mama” e hanno pubblicato 3 minialbum nel 2020, vendendo circa 2.000, 9.000 e 8.000 copie, e un album nel 2021, che non si sa quanto abbia venduto, ma sicuramente meno di 5000 copie. Il debutto del gruppo è stato accompagnato dalle accuse di aver copiato gli iKON, nelle foto teaser e alcune parti dell’MV. Per ora sono ancora in piedi.

Cosa ne pensate di questa storia? Dove ha sbagliato questa agenzia?

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