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Le peggiori compagnie Kpop: i casi Open World e Media Line

Le peggiori compagnie Kpop: i casi Open World e Media Line

| On 22, Ago 2021

Quali sono le peggiori compagnie di intrattenimento del K-pop? Che cosa si intende per ‘peggiori’? E c’è davvero qualcuno che si salva?

E’ difficile parlare in modo oggetto di migliore e peggiore, ma questa serie di articoli sulle varie compagnie d’intrattenimento coreane vogliono mostrare il lato più brutto dietro i magnifici e brillanti set del Kpop o stage degli idol.

Parleremo di diverse compagnie d’intrattenimento coreane analizzando i loro lati peggiori, alcuni volte in termini di trattamento dei trainee e degli idol, altre volte in presenza di cause legali e controversie, ma anche una pessima gestione degli artisti e del loro lavoro o la mancanza di uguaglianza all’interno di un gruppo.

In questo articolo analizzeremo le criticità delle due società Open World e Media Line.

La Open World Entertainment è stata un’etichetta dal 2000 al 2012, quando è stata chiusa definitivamente dopo una serie di gravissime accuse. Ha gestito diversi artisti tra cui Kim Horam, The Boss e X-5 e gli attori Ko Joo-won e Shin Ji-soo. Nel 2011, la Open World Entertainment diventa l’agenzia che detiene dei diritti del marchio sul nome del famosissimo gruppo Shinhwa e consente al gruppo di fondare la “Shinhwa Company”.

La Media Line Entertainment, invece, fondata nel 2010 che, sempre in seguito a terribile accuse e sentenze del giudice, in pratica è inattiva dal 2018. Gestiva Clon, Park Mi Kyung, The East Light, VNT ma anche Chae Yeon e Stephanie. L’agenzia è nata intorno alla figura del suo CEO e produttore Kim Chang-hwan, famoso già dagli anni ’90 che, insieme ad altri colleghi, aveva già in passato fondato altre compagnie d’intrattenimento.

Sono due agenzie diverse, entrambe molto piccole, con purtroppo qualcosa di terribile in comune: entrambi i CEO di queste agenzie sono stati accusati di violenze, molestie e abusi ai loro artisti e trainee con dei retroscena orribili e disgustosi, svelati durante le indagini e la causa. In questo caso non stiamo parlando solo di accuse dato che entrambi i CEO sono stati condannati da un giudice a diversi anni di reclusione.

Probabilmente queste due agenzie meglio inquadrano la definizione del ‘lato oscuro del K-pop’ e potrebbero vincere a mani basse la sfida delle ‘peggiori agenzie d’intrattenimento coreane’ perché, appunto parliamo di reati sessuali e veri e propri crimini a minorenni, ragazze e ragazzi.

Il primo gruppo della Open World Entertainment sono i The Boss nel 2010, discreto successo soprattutto in Giappone, dove creano un fanbase molto solido. Dopo un anno, l’agenzia fa debuttare il gruppo X5, anche qui con un buon risultato. Tutto sembrava andare per il meglio fino a che nel 20212 il CEO Jang Seok-woo, 51 anni, viene arrestato con le accuse di molestie alle trainee femminili della sua agenzia. È accusato di molestie sessuali abituali, aggressione e stupro dei suoi cantanti e trainee, è stato identificato come “ex capo di una banda criminale ed ex proprietario di una discoteca”. Gli investigatori hanno intervistato oltre 20 vittime e hanno riferito che erano coinvolte oltre 30 vittime. Le aggressioni sessuali avvengono al quinto piano della compagnia e nello studio di prova della coreografia nel seminterrato, dove è solito dare alle vittime birra mescolata con afrodisiaci, per poi aggredirle sessualmente. Ha anche costretto i membri del gruppo di sesso maschile, alcuni erano anche minorenni all’epoca, ad assistere alle aggressioni, spesso anche riprese dalle telecamere di sicurezza.

Una delle trainee ha confessato: “All’audizione, il CEO mi ha detto di fare un ballo seducente per lui. Pensavo volesse vedere che tipo di talento avevo, ma era davvero strano. Eravamo in una stanza chiusa e tutto il resto. Quando ho finito di ballare, mi ha detto di sedermi. Mi ha fatto mettere le mie gambe sopra le sue e mi ha detto di esprimere quello che stavo provando in quel momento.” La ragazza ha raccontato anche di uno strano allenamento notturno: “Erano circa le 21:00 quando il CEO mi ha chiamato. Tutte le luci erano spente in ufficio tranne che nella sua stanza. Sono entrato e ho visto lui e un altro ragazzo che afferma di essere un agente molto famoso. Penso che l’agente mi abbia detto di togliermi i vestiti. Quando mi sono rifiutato di farlo, ha detto: ‘Così tante ragazze si lanciano contro di me. Stai cacciando via la fortuna qui.'” ha detto di aver lasciato la stanza in lacrime ma l’incubo non era finito. Ha detto: “Sono uscita dalla stanza e stavo aspettando l’ascensore. Poi il CEO si è avvicinato a me e ha iniziato a toccarmi, e mi ha palpeggiato il sedere, dicendo: ‘Pensi di poter essere una cantante?’”

Inizialmente la Open World Entertainment nega tutto ma le indagini trovano prove a sostegno delle accuse, tra cui citazioni di 6 donne, 2 delle qual minorenni e, purtroppo, sembra che le molestie erano iniziate già nel 2008. Nel 2012, i funzionari di polizia dichiarano: “Dalla fine del 2010, il CEO ha molestato sessualmente sei trainee più di 10 volte. Aveva anche ordinato ai membri di gruppi di idol maschili sotto la sua stessa agenzia di farlo anche loro. Riteniamo che il CEO non abbia usato violenza o minacce per costringere gli idoli maschili a commettere tali atti, ma piuttosto il suo status e il suo potere.” Anche se il CEO è riuscito a patteggiare con alcune vittime che, in cambio di una somma di denaro hanno definito il rapporto come ‘consensuale’, comunque, dopo diversi appelli, nel giugno 2013, Jang Suk Woo è stato condannato definitivamente a sei anni di carcere.

Dopo ciò sia i The Bozz che gli X5 sono andati in pausa, senza alcun chiarimento su quali idol avessero partecipato agli stupri di gruppo sono stati tutti accusati indistintamente dall’opinione pubblica.

La Media Line Entertainment è una compagnia minore che gestisce il duo hip-hop Gestiva Clon, molto famoso negli anni ’90, fa debuttare il primo gruppo femminile VNT nel 2010 ma durano meno di un anno. Nel 2016 debutta la band The East Light, formata da ragazzini nati tra il 2000 e il 2003, che lentamente acquistano visibilità.

Nel 2018, però, il leader della band parla degli abusi che lui e i membri hanno subito dal loro produttore e CEO fin dal 2015. Il produttore ‘A’ non solo ha verbalmente attaccato e punito i membri degli The East Light, minorenni, ma ha anche schiaffeggiato i loro volti e li ha picchiati con una mazza da baseball, un microfono di metallo o quanto trovava in giro. Una volta, secondo quanto racconta, ha anche avvolto una corda di chitarra intorno al collo di un membro, tirandola ogni volta che quel ragazzo sbagliava nell’esibizione. Ogni lamento veniva soppresso con intimidazioni forti e minacce di uccisione. Il CEO Kim Chang Hwan era perfettamente a conoscenza delle violenze fisiche subite dal gruppo, aveva acconsentito e, inoltre, provvedeva lui stesso a minacciarli verbalmente.

I giovanissimi The East Light vittime di abusi e violenze dal loro produttore e CEO

Dopo un’iniziale negazione e accuse di menzogne, con il resto del gruppo che riferiva che le percosse e i colpi erano voluti da loro stessi perché ragazzi carenti e disobbedienti. Alla fine la compagnia ha rescisso i contratti con tutti i membri della band e il CEO Kim Changhwan è stato comunque condannato a otto mesi di carcere per abusi su minori, tramutato poi in due anni di libertà condizionata (a qualsiasi altra condanna si sommerà la pena di 8 mesi di carcere), mentre il produttore/insegnante che ha effettivamente picchiato i ragazzi è stato condannato a un anno e quattro mesi di carcere.

Poco c’è da aggiungere su queste due compagnie d’intrattenimento se non la rabbia che si prova leggendo e scoprendo certe cose, di come vi siano ancora essere umani capaci di sfruttare ragazzini e ragazzine per i loro comodi, con violenza e crudeltà. La cosa ancora più aberrante è sapere che purtroppo, potrebbero esserci stati tanti casi simili di cui non sappiamo nulla con ragazzi, ragazzi, donne e uomini che non avranno mai giustizia.

Cosa ne pensate di questa storia?

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