PR | On 14, Mag 2019

La situazione con l’agenzia Fantagio si fa sempre più complicata e adesso l’agenzia ha rilasciato una dichiarazione ufficiale per l’ultima notizia che ha sconvolto la società: l’arresto dell’amministratore delegato in Cina per frode.

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Crisi aziendale e cessione di quote: QUI 
La ‘situazione Fantagio’ peggiora e il CEO Woo Young Seung licenziato: QUI
La Fantagio non è più un’agenzia d’intrattenimento secondo gli standard coreani: QUI

In sintesi, la coreana-cinese Gold Finance Korea del gruppo JC Group è diventata azionista di maggioranza della Fantagio a ottobre 2017, a dicembre 2017 è stato prima licenziato il fondatore e co-CEO della Fantagio, Na Byung Jun, poi il secondo CEO Woo Young Seung, mettendo in quel ruolo Wei Jie, prima CEO della JC Group.

A fine aprile l’ufficio di pubblica sicurezza di Hangzhou ha arrestato Wei Jie e altri 30 alti funzionari sospettati di essere appropriati illegalmente di fondi dalla JC Group utilizzando un progetto public-private partnership (PPP) promosso dal governo cinese per modernizzare le campagne.

La JC Group avrebbe fatto da intermediario tra gli enti pubblici che cercavano di sviluppare l’economia locale e gli investitori individuali che voleva appropriarsi di una parte dei fondi invece di investirli nelle varie province. Wei Jie è stato arrestato dall’ufficio di pubblica sicurezza e la JC Group posta in fallimento: in Cina le frodi finanziarie sono un reato gravissimo che può comportare una pena massima dell’ergastolo.

La Fantagio, in un comunicato ufficiale, ha confermato la situazione delicata del CEO, ma ha rivelato che la filiale coreana della JC Group è un’entità separata dal JC Group e che non vi è alcun problema immediato per l’azienda.

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