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'Alchemy of Souls' è stupendo QUASI quanto quello gnocco di Lee Jae-Wook

‘Alchemy of Souls’ è stupendo QUASI quanto quello gnocco di Lee Jae-Wook

| On 23, Set 2023

‘Alchemy of Souls’ è un drama coreano disponibile su Netflix divisi in due parti. La prima parte è composta da 20 episodi, la seconda parte è composta da 10 episodi. Le due parti sono collegate ma separate da ben 3 anni di vuoto normativo e narrativo LOL

Ci saranno due recensioni, per la parte uno (questa che state leggendo) e per la parte due (che arriverà tra circa una settimana), perchè io insieme non le recensisco dato che di una ho un’ottima opinione e l’altra mi ha fatto cagare la merda.

Dovete vedere ‘Alchemy of Souls’?
ASSOLUTAMENTE SI’, non fidatevi di me mai, a prescindere LOL
Comunque la prima parte secondo me merita davvero tanto e molte persone hanno apprezzato molto anche la seconda parte. Non io, io l’ho schifata, ma io non sono molte persone, sono più important- LA SMETTO.

Piccolo consiglio: non guardate i poster del drama, soprattutto della seconda parte.
Non leggete le trame in giro, soprattutto della seconda parte.
Potrebbero inavvertitamente farvi inutili e seccanti spoiler che io vi sconsiglio.
Poi fate un po’ quel che cazzo voleteeeeeeeeeeeeeeee.

Di cosa parla questo drama?
‘Alchemy of Souls’ è una storia d’amore ambientata in una terra fantastica di Daeho dove coesistono maghi, stregoni e assassini, ma la pace qui è messa in discussione da una magia oscura e persone con intenzioni malvagie.

Jang Uk (Lee Jae-Wook) proviene dalla nobile famiglia Jang, ha un passato tragico sula bocca di tutti, ed è un piantagrane. La sua vita cambia quando incontra Mu-Deok (Jung So-Min), una crudele assassina la cui anima è intrappolata in un debole corpo. Diventa la serva di Jang Wook per raggiungere i suoi terribili scopi mentre gli insegna come combattere, sfruttandosi a vicenda.

Piccole cose bellissime:
‘Alchemy of Souls’ all’aspetto sembra un normale drama coreano storico pensato e creato da persone sotto abuso di acidi: arti marziali scenografiche tipiche delle produzioni orientali, abiti basati sul vecchio hanbok dai colori sgargianti, acconciature e trucco moderni, mentre tono e frasi dette dai personaggi sembrano a volte tratti da drama storici altre volte da quattro ragazzetti che incontrate in metro. Un mix unico.

Non aspettatevi i tipici cliché romantici in questo K-drama (soprattutto nella prima parte): i due personaggi principali si aiutano a vicenda solo per necessità. Infatti i due protagonisti formano una coppia insolita poiché si scontrano mentre cercano di sfruttarsi a vicenda per risolvere i loro dilemmi.

Il drama ha un inizio lentino, con i protagonisti Naksu e Jang Uk che si sforzano di lavorare insieme sia come servitore che come datore di lavoro, sia come maestro e allievo. Alla fine della prima metà, il drama prende letteralmente il volo.

Il lento avvio di ‘Alchemy of Souls’ è in parte dovuto alla necessaria costruzione del mondo. L’introduzione della storia aiuta gli spettatori a comprendere l’ambientazione fantasy insieme al contesto necessario per comprendere il problema principale di Jang Uk.

E’ tutto nuovo, con regole nuove e ambientazioni nuove, quindi lo show si prende il tempo necessario per presentare il tutto, i personaggi e le loro abilità magiche. E’ un cast enorme, ognuno con il proprio background, che in un modo o nell’altro si ricollega ai protagonisti principali e i primi episodi spiegano bene il tutto. Questi primi episodi, sebbene lenti negli eventi che accadono, in realtà sono ricchi di informazioni che dovete cogliere con attenzione per comprendere tutto il drama.

Riassunto utile: anni fa, l’energia del cielo si scontrò con la terra e creò il lago Gyeongcheondaeho, attorno al quale fu costruita il regno di Daeho. I maghi sono le persone che possiedono il potere di esercitare l’energia del lago, che si esprime in diversi livelli (in base a quanto si è forti). In un mondo ricco di magia, c’è un solo incantesimo severamente proibito, l’alchimia delle anime (ossia lo scambio delle anime), e 92784787973 persone lo praticano. Una rarità in pratica. Sembra difficile, ma basta stare un poco concentrati e ci siete.

All’inizio non esiste un cattivo chiaro, nei primi episodi sembra proprio Naksu la crudele nemico ma anche in quei momenti percepisci qualcosa di sbagliato, percepisce che non c’è solo il bianco e il nero ma una serie di grigi che, lentamente, saranno sempre più chiari.

Cosa affronta il drama?
Alchemy of Souls sviluppa temi come l’amicizia, la giovinezza, la politica e l’avidità, il tutto con un mix unico di fantasy e allenamenti magici.

Uno dei temi ricorrenti, però, è quello degli emarginati, degli ultimi.

Il drama è un susseguirsi di storie di emarginati, persone allontanate, calpestate e (quasi) distrutte dalla società e dal resto del gruppo. Solo in pochi casi c’è la rivincita di coloro che sono stati ostracizzati.

La protagonista, la storia di Naksu inizia come un’assassina altamente qualificata. Tuttavia, quando il suo tragico passato viene rivelato, gli spettatori possono capire perché le manca la compassione. Nonostante la sua educazione, trovarsi in un nuovo ambiente e avvicinarsi a Jang Uk e la sua vitalità e ingenuità, aiuta Naksu a imparare ad apprezzare il valore della vita umana. Mentre prima non si preoccupava delle vite che prendeva senza problemi, ora pensa alle conseguenze delle sue azioni e fa di tutto per salvare i suoi amici.

Anche altri antagonisti si ricollegano al tema degli emarginati. Jin Mu è cresciuto ostracizzato dalla sua famiglia perché nato da una relazione extraconiugale di suo padre. In quanto tale, non gli era permesso portare il nome della sua famiglia o contribuire alla famiglia Jinyowon. E’ stato maltrattato e considerato feccia per tutta la sua vita e ha dovuto rubare il lavoro e fare di tutto per arrivare dov’è ora.

La sciamana Choi è stata punita per aver praticato la stregoneria e durante il processo è stata accidentalmente bruciata viva. In un mondo dove la magia c’è e viene usata, solo il suo tipo di magia viene ostracizzato perché non conforme (e poi paradossalmente, dopo è lo stesso potere che tutti vogliono).

Anche Jang Uk, l’eroe, nasce come emarginato. Porta con sé lo stigma delle voci riguardanti il ​​suo vero padre e le implicazioni dell’infedeltà di sua madre. Padre totalmente assente dalla sua vita, che sembra averlo rinnegato e che ha bloccato il suo flusso magico, rendendolo un mago che non può fare magia. Per questo motivo, deve affrontare ostacoli e non viene accettato dalla sua comunità. Tuttavia Jang Uk è supportato dalla figura paterna, Park Jin, (con cui all’inizio ha un rapporto conflittuale) dalla sua domestica e dai suoi amici. E’ proprio questo supporto il motivo per cui Jang Uk non segue un sentiero oscuro come gli altri personaggi.

Proprio collegato al tema di prima, c’è il tema della responsabilità personale dello scegliere tra bene e male.

Naksu, Jin Mu e la sciamana Choi, maltrattati, scelgono di essere cattivi, di vendicarsi, di dare al mondo lo stesso dolore che hanno provato loro. Jang Uk, invece, sceglie il bene, anche dopo molte tremende perdite, dopo il dolore, dopo l’abbandono, e lo farà in questa prima parte ma anche nella seconda parte di Alchemy Of Souls.

Non scegliamo il nostro destino, ma possiamo scegliere come affrontarlo e se affidarci al bene o al male. E appunto il destino, come spesso accade nelle produzioni coreane, è un elemento bloccante, che sembra quasi immobilizzante per i personaggi.

Un destino beffardo che non ti fa essere quello che vuole, ponendo sempre più paletti nel tuo percorso; un destino crudele che ti porta via la cosa che più ami, proprio nel momento più bello e sereno, impedendoti di continuare a vivere come prima; un destino che per quanto immutabile devi sempre e comunque cercare di combattere e superare con la tua forza di volontà.

Il concetto dell’amicizia introdotto sopra, prende miglior forma in quello di famiglia intesa come quella che ti scegli e non quella che ti mette al mondo e questo si realizza soprattutto nel background del protagonista Jung Uk, personaggio dal triste passato che però ha trovato due figure di riferimento accanto a sé.

Punti di forza:
Personaggi, personaggi e protagonisti.

Non voglio entrare nel dettaglio per non fare spoiler ma tutti i personaggi sono delle patate dolcissime a cui ti affezioni passo dopo passo.

Naksu e Junk Uk. Quei due. Uno anti-eroe, l’altro eroe. Lo Yin e lo Yang. Il giorno e la notte. Contestualizzati alla perfezione, compiano un arco, ognuno il proprio, incredibile e tanto insieme quanto separati, crescono, maturano, migliorano trovando la propria strada.

Si completano restano due entità separate. Spesso nelle commedie i desideri e le aspirazioni dei due protagonisti sembrano sparire con l’aumentare del loro amore: non c’è più l’aspirazione personale, non c’è più il desiderio di migliorarsi, c’è l’amore e la passione e tutto sembra limitarsi a quello. Qui no, Naksu e Junk Uk restano due entità separate anche se hanno qualcosa che li lega, l’amore.

L’alchimia tra Lee Jae-wook e Jung So-min guida lo spettacolo e questi due sono INCREDIBILI CAZZO.
Non aggiungo altro.
Li adoro insieme T_T

Punti di debolezza:
La trama è molto intricata e piena di cose e questo lo dovete intendere come un grande punto di forza, perché a me il drama non ha MAI annoiato, ma anche un difetto. Perché un difetto? Perchè sei fai puntate così tanto piene, così ricche di fili, di storie, di sotto-trame, di situazioni, di misteri, io mi aspetto che alla fine mi spieghi tutto tutto, non puoi lasciare cose incomplete.

Eppure ci sono delle cose che, nonostante 30 episodi, non vengono mai spiegate davvero: tipo perché il pare di Uk è così strunz? Mistero. Forse perché, semplicemente, è nato strunz. Però dovrebbe dirmelo il drama ecco. Anche se davvero strunz lo è.

Poi, all’inizio ho scritto ‘non aspettatevi i tipici cliché romantici in questo K-drama’ ed è vero: non ci sono cliché delle rom-com coreane ma ci sono dinamiche tipiche dei melodrammi coreani, soprattutto negli ultimi episodi. Ma ci stanno benissimo. Però se non amate quelle narrazioni esagerate e molto melodrammatiche, il finale potrebbe lasciarvi scottati, perché è molto dark rispetto al tono del resto del drama.

Ripeto per me è un punto di forza un finale del genere, io l’ho adorato, ma potrebbe non esserlo per tutti. Preparatevi al peggio del peggio del peggio.

Conclusione:
Con la sua trama frenetica, i personaggi coinvolgenti e il fatto di essere visivamente stupendo, ‘Alchemy of Souls’ è un avvincente fantasy di evasione che devi assolutamente provare.

E qui sotto il commento della seconda parte del drama!

Il sequel ‘Alchemy of Souls: Light and Shadow’ è un colpo al cuore, per i motivi sbagliati?

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