Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image
Scroll to top

Top

2 commenti

San E rilascia la controversa "FEMINIST" dopo l'incidente alla Isu Station, Jerry.K lo distrugge con "No You Are Not"

San E rilascia la controversa “FEMINIST” dopo l’incidente alla Isu Station, Jerry.K lo distrugge con “No You Are Not”

| On 18, Nov 2018

Dal 15 novembre la polizia sta indagando su un caso di aggressione che coinvolge tre uomini e due donne avvenuto in un bar vicino alla stazione di Isu. La prima versione parlava di due donne attaccate da quattro uomini senza un reale motivo mentre volano insulti sulla loro scarsa femminilità. E’ stata avviata anche una petizione, firmata da circa 319.881 coreani, per chiedere un trattamento migliore per le donne e molte celebrità, come Oh Chohee si sono esposte per proteggere le due ragazze.

Il rapper San E, che era presente in quel bar nel momento dell’aggressione, ha successivamente pubblicato un video dell’attacco che mostra, però, una versione totalmente opposta: le due ragazze hanno iniziato a offendere i quattro uomini per prime (questi non avevano detto o fatto nulla) prendendoli in giro anche con riferimenti alla loro virilità e, secondo indagini della polizia, sono state le donne stesse ad assalire fisicamente per prime gli uomini.

In seguito a una situazione così complicata, il rapper San E ha improvvisamente rilasciato una nuova traccia chiamata ‘FEMINIST’ che ha scatenato reazioni forti in quanto il brano sembra pieno di luoghi comuni e commenti maschilisti, invece che essere un inno al femminismo.

Afferma che il divario tra salari per donne e uomini non esiste, che se le donne vogliono la parità dovrebbero andare al servizio militare, dovrebbero pagare agli appuntamenti, non dovrebbero avere posti privilegiati quando incinte. Lui afferma di sostenere il movimento ‘Me Too’, ma molte donne usano il loro corpo per avere successo, che nessuno obbliga le donne a essere carine e a fare operazioni chirurgiche e critica coloro che scelgono di tagliarsi i capelli corti, che scelgono di non depilarsi o non indossare i reggiseni pensando che questo e renda progressiste. “Mi piacciono che i tuoi lunghi capelli non cambino e io sono femminista.”

La risposta è arrivata, tagliente e distruttiva, dal rapper Jerry.K che con la sua ‘NO YOU ARE NOT’ richiama ogni pezzo del testo di San E per smontarlo. Jerry.K definisce San E privo di valore, mentre sottolinea che il patriarcato e questa società l’hanno creata gli uomini, che il divario salariare esiste e in Corea del Sud ammonta al 36.7% e che chiedere a una donna di pagare o di rinunciare ai posti rosa vuol dire dimenticare che alle posizioni più alte lavorative ci sono per lo più uomini. “La paura che ogni giorno una donna prova è molto più chiara della tua esistenza con il i tuoi ‘falsi fatti’ e ‘uguaglianza’. Tu confondi cosa è vero e cosa non è vero, stupido. Cosa non è vero, non è vero, proprio come tu che parli con orgoglio del servizio militare da quale sei stato esentato.”

San E, rispondendo a Jerry K, ha pubblicato una canzone chiamata ‘6.9cm’ con riferimenti sessuali e paragonando il rapper a qualcuno che cerca i suoi 15 minuti di celebrità.

Ha risposto a San E anche la rapper SLEEQ, dalla stessa agenzia di Jerry.K, on il brano ‘Equalist’ e contrappone quello che vuole San E a quello che vuole lei: uomini che non uccidano, violentino, picchino o non credano alle donne vittime di violenze.

4 cuori per questo articolo

Comments

  1. Mario

    Io sono dell’idea che il patriarcato non conviene a nessuno, se non ci fossero i ruoli di genere gli uomini avrebbero un rapporto significativo con i figli, invece, soprattutto in molti paesi asiatici, i figli crescono quasi senza il padre che è sempre a lavorare, di contro invece le donne hanno tutti i carichi familiari e molte donne che hanno figli sono costrette a rinunciare alla carriera

  2. Mario

    Quante cose oscene, mi sembra giustissimo che ci siano dei posti riservati per le donne incinte che fanno fatica, nessuno obbliga gli uomini a pagare per gli appuntamenti, è sbagliato obbligare le donne a fare il militare così come è sbagliato obbligare gli uomini, il servizio militare deve essere una libera scelta, il divario salariale purtroppo esiste secondo molte fonti autorevoli, i datori di lavoro preferiscono assumere uomini perché hanno diritto a meno congedi genitoriali e tendono a dedicare meno tempo alla famiglia e ai figli e di più al lavoro, ci vuole più equilibrio, anche gli uomini devono dedicarsi ai figli

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.