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Quali sono i migliori brani K-pop del decennio per Billboard?

Quali sono i migliori brani K-pop del decennio per Billboard?

| On 29, Gen 2020

Billboard, la nota rivista statunitense esperta di musica, ha pubblicato le 100 migliori canzoni K-pop pubblicati nell’ultimo decennio.

Il primo posto va a IU con ‘Good Day’ nel 2010 affermando che è “l’epitome della rara capacità del K-pop di attraversare generi inaspettati e renderli mainstream, poiché gli strumenti orchestrali si armonizzano con esplosioni inaspettate di strumenti a ottone” Le Red Velvet ha anche brillato con diverse canzoni,  tra cui ‘Red Flavor’ e ‘Bad Boy’: la prima è un successo di suoni e un’esplosione di vitalità ed energia mentre la seconda uscita ha dimostrato la versatilità del gruppo mettendo in mostra “quanto sia tattile la stratificazione sonora e visiva della canzone”

Ecco anche, solo nominate, anche le 85 posizioni prima della TOP 15:
100. Chungha, “Gotta Go”
99. Produce 101 Season 2’s Nation’s Sons, “Never”
98. GFriend, “Navillera”
97. WJSN, “Secret”
96. NU’EST “Overcome”
95. GOT7, “If You Do”
94. Pristin, “Wee Woo”
93. TWICE, “Fancy”
92. Lee Hi, “Breathe”
91. Hyukoh, “Comes and Goes”
90. SHINee, “View”
89. Beast, “Good Luck”
88. PSY, “Gangnam Style”
87. Epik High, “Run”
86. MBLAQ, “Smoky Girl”
85. Taemin, “Move”
84. Girls’ Generation, “Mr.Mr.”
83. NCT U, “The 7th Sense”
82. Se So Neon, “A Long Dream”
81. DAY6, “I Wait”
80. BTS, “I Need U”
79. DALSooobin, “Circle’s Dream”
78. Hoody, “Hangang”
77. WINNER, “Empty”
76. Super Junior, “This Is Love”
75. OFFONOFF, “Dance”
74. SunWoo Jung-A, “Springirls”
73. Sistar, “Alone”
72. Seo Taiji, “Christmalo.win”
71. Taeyang, “Eyes, Nose, Lips”
70. Wonder Girls, “I Feel You”
69. Oh My Girl, “Closer”
68. B1A4, “What’s Happening?”
67. 2NE1, “I Love You”
66. IU, “Twenty-Three”
65. BIGBANG, “Fantastic Baby”
64. Sunny Hill, “Midnight Circus”
63. AKMU, “200%”
62. IZ*ONE, “La Vie en Rose”
61. Jay Park feat. Hoody & Loco, “All I Wanna Do”
60. G-Dragon, “Crooked”
59. Dean, “Bonnie & Clyde”
58. Taeyeon feat. Verbal Jint, “I”
57. Luna, “Free Somebody”
56. KARA, “Pandora”
55. VIXX, “Shangri La”
54. Zico, “I Am You, You Are Me”
53. Girl’s Day, “Expectation”
52. 4Minute, “Crazy”
51. Heize, “Don’t Know You”
50. EXO, “Growl”
49. FTISLAND, “I Wish”
48. EXID, “Up & Down”
47. SHINee, “Lucifer”
46. After School, “Shampoo”
45. TVXQ!, “Keep Your Head Down”
44. HyunA, “Bubble Pop!”
43. LOONA/ODD EYE CIRCLE, “Girl Front”
42. ZE:A, “Ghost of the Wind”
41. Dalshabet, “Someone Like U”
40. BIGBANG, “Bae Bae”
39. AOA, “Miniskirt”
38. Block B, “H.E.R”
37. BTS, “Spring Day”
36. 2PM, “A.D.T.O.Y.”
35. Pentagon, “Shine”
34. IU feat. G-Dragon, “Palette”
33. f(x), “Rum Pum Pum Pum”
32. Mamamoo, “You’re the Best”
31. Apink, “%% (Eung Eung)”
30. miss A, “Bad Girl, Good Girl”
29. iKON, “Love Scenario”
28. Sunmi, “Heroine”
27. Red Velvet, “Bad Boy”
26. BLACKPINK, “Whistle”
25. T-ara, “Roly Poly”
24. Sistar, “Touch My Body”
23. Wanna One, “Energetic”
22. Brown Eyed Girls, “Sixth Sense”
21. Zion.T, “Yanghwa BRDG”
20. Orange Caramel, “Catallena”
19. Ladies’ Code, “Galaxy”
18. TWICE, “TT”
17. KARA, “Step”
16. Rainbow, “A”

LA TOP 15 che relative spiegazioni:

15. Seventeen, “Very Nice”
“Very Nice” è un inno chiassoso al giovane amore che spezza il cuore, questa traccia mantiene l’energia a 15 su 10 con il suo ritornello urlato e a voci strepitosi. “Very Nice” è pieno di energia giocosa e sconclusionata che ti costringe a sorridere, anche quando sei un attore dalla faccia di pietra all’equivalente coreano degli Oscar. – M.M.

14. Lim Kim, “Awoo”
Prima che Lim Kim diventasse una pop star, ha onorato l’industria K-pop con “Awoo”, una fetta indimenticabile di synth-pop post-Chvrches. Nella canzone, brandisce la sua sensuale voce come un’arma, lasciando uscire ogni parola dalla sua bocca con un sapiente senso di potere. – J.M.K.

13. Wonder Girls, “Be My Baby”
Onorando il loro status di lunga data come regine di concept retrò, l’outfit è tornato sulla scena con una canzone che vantava un’atmosfera Motown con pugni di sintetizzatori moderni. Le aspettative erano alte per questo ritorno, ma le WG hanno dimostrato il potere di rimanere fedele alla propria arte per creare la massima soddisfazione. – J.B.

12. EXO, “Call Me Baby”
Allontanandosi dalla spavalderia dubstep ricca di bassi e potente di “Overdose”, questa traccia ha attinto fortemente dal pop degli anni ’90 adattato alla perfezione per i punti di forza di ogni membro. Non solo ha posto le basi per uno spazio musicale che caratterizzerà i successivi lavori del gruppo, ma è stata anche la prova della crescita degli EXO. Addio agli abiti da studente di “Growl” o ai contrasti di “Overdose”, ‘Call Me baby’ mostra la personalità di ogni membro ed è quasi la loro laurea in quello che è diventato uno dei brani K-pop più influenti del decennio. – L.S.

11. Gain, “Bloom”
La rigogliosa orchestrazione lascia il posto a un riff di chitarra funky quando Gain entra in un “mondo completamente nuovo”: la canzone ha un significato sensuale e scioccante dato che parla della scoperta sessuale di se stessi e dell’autoerotismo. Quante dive K-pop potrebbero cavarsela con una scena di auto-piacere? – C.K.

10. Primary feat. ChoA & IRON, “Don’t Be Shy”
Una delle più grandi canzoni coreane alimentate dal reggae di tutti i tempi: un ritmo strisciante, accoppiato con un sound inquietante della voce di ChoA rende il brano tanto affascinante quanto accattivante. – T.H.

9. f(x), “4 Walls”
C’è una corrente di ansia sotto la superficie di “4 Walls”: è lì nei testi enigmatici, nel sub-basso, nel battito agitato. L’improvviso cambio di chiave porta con sé un senso di sublime felicità: la vita può essere confusa e imprevedibile nel suo ingombrante viaggio. Ci sono momenti di paura, delusione e tristezza durante l’amore profondo e genuino. Ma è quell’amore – più durevole, più permanente di telai in acciaio e cemento – che ci farà superare ogni prova. – J.M.K.

8. BIGBANG, “Bad Boy”
Scritto e prodotto dal leader G-Dragon, “Bad Boy” è un ottimo esempio della capacità della star di attingere a uno stile dinamico ma commovente con un risultato dolce e quasi malinconico. “Bad Boy” radicato nelle parti migliori del rap, mescolato con momenti pop inaspettati e suggestivi, condivide testi che sembrano un diario privato o un messaggio vocale di un ubriaco. – J.B.

7. BTS, “Blood, Sweat & Tears”
“Blood, Sweat & Tears” è un’avvincente unione tra tropical house e moombahton che ha rappresentato per i BTS un atto formidabile che dimostra la loro grandezza. Brillante, pieno di enfasi e accattivante, “Blood, Sweat & Tears” potrebbe essere definito l’ultimo istante di calma prima che i BTS prendessero d’assalto il mondo. – L.S.

6. SHINee, “Sherlock (Clue + Note)”
Il nono singolo degli SHINee è un remix che unisce due lati B: la maggior parte della strumentazione è presa da “Clue”, ma il coro strepitoso è tutto da “Note”, e le corde impennate di “Spoiler” suonano proprio in modo magnifico all’inizio. L’intreccio di tutti questi brani hanno ricostruito “Sherlock” in modo incredibile e perfetto. “Sherlock” pone una lente d’ingrandimento sui modi in cui l’innovazione dell’industria coreana ha fatto avanzare la musica. – C.K.

5. Girls’ Generation, “I Got a Boy”
Scritta in 15 minuti, la composizione labirintica è capace di trasforma ogni pochi secondi il brano da un genere all’altro. Ogni sezione ha il suo suono e le improvvise transizioni rompono i confini tra hip-hop, rock ed electro-pop. La giocosa relazione del behemoth pop con il BPM è ripresa dalle parole immortali di Jessica: “let’s bring it back to 140”. L’elasticità di questo inno dimostra che il K-pop può essere qualsiasi cosa, a volte tutto in una volta. – C.K.

4. 2NE1, “I Am the Best”
Prima che “Gangnam Style” conquistasse il mondo, “I Am the Best” delle 2NE1 è stato l’inno con cui moltissimi hanno conosciuto il K-pop come innovativo e cool. E’ l’inno massimalista della fiducia in se stessi con un ritornello “bom-ra-ta-ta-tas” che supera le barriere linguistiche accompagnate dal rap di CL, da suoni elettronici e potenti ai quali è difficile resistere. “I Am the Best” funziona soprattutto perché le 2NE1 sono state l’unico gruppo capace di dare credibilità ai testi forti e irriverenti. Innegabilmente iconico, “I Am the Best” sarà sempre la traccia che ha distrutto le nostre vite e portato così tanti di noi nel meraviglioso mondo del pop coreano. – M.M.

3. INFINITE, “The Chaser”
Per quanto vicino alla perfezione come può essere una creazione umana, questo classico del K-pop riflette sul tumulto emotivo di qualcuno che non è in grado di andare avanti, infondendo un senso di rabbia nelle sue stile groovy e nella melodia martellante. La canzone gioca di climax e con un sound ispirato al rock anni ’80 e funky creando un brano che non vacilla e non stanca mai.
Una canzone che amplifica i suoi elementi sonori in ogni momento, Con una produzione incontaminata e stratificata, “The Chaser” svela nuovi elementi sonori sfumati intorno a ogni battito a ogni nuovo ascolto per questo è una canzone universale: chiunque l’ascolta non puà che amarla facendola diventare un cult tra i fan del K-pop. – T.H.

2. Red Velvet, “Red Flavor”
“Red Flavor” è stato un successo innegabile perché trabocca di un’esuberanza che è palpabile fin dal primo secondo. Il brano è brillante come l’estate, è colorato e strano: ci sono campanelli acuti e sospiri da ragazzine, suoni legnosi e clacson rumorosi, percussioni di batteria e campioni vocali flagellanti. In tre brevi minuti, Red Velvet rende tangibile la cosa più ineffabile: l’amore. – J.M.K.

1. IU, “Good Day”
Il singolo “Good Day” ha portato all’attenzione nazionale la sensazionale e allora diciasettenne IU, incoronandola come la regina del digitale. “Good Day” è l’epitome della rara capacità di K-pop di attraversare generi inaspettati e renderli mainstream, i suoni da orchestra si uniscono a quelli d’ottone in un brano che cambia spesso chiave e riesce a far brillare IU. Sembra ambiziosa e complessa così come semplice e senza sforzo, un delicato equilibrio che può essere raggiunto solo da una musicista come IU. Una canzone come “Good Day” definisce questo decennio non solo perché parla in modo specifico agli anni 2010, ma perché parla a qualsiasi decennio e alla fine lascia che la musicalità sia al centro della scena. – J.B.

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