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Le peggiori compagnie Kpop: il caso Simtong Entertainment

Le peggiori compagnie Kpop: il caso Simtong Entertainment

| On 04, Apr 2022

Quali sono le peggiori compagnie di intrattenimento del K-pop? Che cosa si intende per ‘peggiori’? E c’è davvero qualcuno che si salva?

E’ difficile parlare in modo oggetto di migliore e peggiore, ma questa serie di articoli sulle varie compagnie d’intrattenimento coreane vogliono mostrare il lato più brutto dietro i magnifici e brillanti set del Kpop o stage degli idol.

Parleremo di diverse compagnie d’intrattenimento coreane analizzando i loro lati peggiori, alcuni volte in termini di trattamento dei trainee e degli idol, altre volte in presenza di cause legali e controversie, ma anche una pessima gestione degli artisti e del loro lavoro o la mancanza di uguaglianza all’interno di un gruppo.

In questo articolo analizzeremo le criticità della Simtong Entertainment.

Non sappiamo molto della Simtong Entertainment ma sappiamo quanto abbiano sbagliato: oltre a non sfruttare bene l’iniziale successo degli Alphabet, hanno totalmente sabotato il loro gruppo femminile principale, le Global Icon.

Questa piccola agenzia ha gestito pochi gruppi e quelli più “noti” sono gli AlphaBat e le Global Icon, anche se hanno gestito anche Crispi Crunch, Sori e Tritops. Di sicuro il primo problema è da trovare in coloro che scelgono i nomi dei gruppi e degli artisti.

Per gli AlphaBat non c’è molto da dire: nascono con la YUB Entertainment nel 2012, si spostano poi nella Simtong nel 2013, debuttano e qui dove restano fino a novembre 2016, quando vanno nella compagnia giapponese Jakol Corporation e perdono 5 membri. In generale il loro debutto è stato abbastanza buono, hanno vinto anche due premi come rookie nel 2014, raggiunto la posizione 20 nella classifica settimanale di GAON e venduta quasi 3.000 album, sempre nel 2014. Nonostante un inizio positivo, per tutto il 2015 e il 2016 spariscono nel nulla.

Il peggio, però, è stato fatto con le Global Icon: nel 2013, la maggior parte delle squadre femminili aveva concept “carine” mentre le “sexy” erano eccezioni in ascesa. Le idee di “girl crush” e “tomboy/boyish” erano quasi del tutto assenti e le Global Icon si sono presentati come qualcosa di innovativo e diversissimo con l’immagine da tomboy. Sembrano ragazzi con capelli cortissimi e vestiti larghi, avevano un brano hip-hop e una coreografia tipicamente maschili e questo ha attirato tantissimi fan internazionali, meno coreani.

Cosa era successo davvero? Le Global Icon sono state costrette a essere tomboy?
Simtong Entertainment doveva lanciare un gruppo di ragazzi nello stesso periodo in cui Global Icon si stava preparando per fare il loro debutto. Ma i Tritops, arrivati nel 2012 e scappati dall’agenzia nel 2013, e l’assenza di trainee maschili avevano fatto saltare i piani e portato caos nell’agenzia. Le Global Icon dovevano essere un gruppo femminile con un aspetto femminile e sexy (ci sono alcuni primi teaser molto sexy) ma a causa della mancanza di un gruppo maschile, la compagnia ha cambiato all’improvviso il loro stile, obbligandole a uno stile tomboy che le ragazze odiavano perché, come dice il membro Ket ‘La maggior parte di noi ha una personalità molto femminile”.

Comunque hanno successo e diventano il volto del ristorante di pollo fritto “94Street” (una rarità in un gruppo che ha debuttato da meno di 6 mesi), dove posano con foto eleganti e molto femminili, provocando le prime confusioni nei fan: qual è il vero stile e concept di questo gruppo?

Dopo il debutto positivo degli AlphaBat, a fine 2013 le Global Icon (che dovevano tornare con ‘Don’t Lie’, bannata però ovunque) sono tornate con un concept tomboy più femminile e fanciullesco e carino, qualcosa molto diverso dal debutto che molti fan videro come un tradimento e criticarono tantissimo. Comunque il gruppo continuava ad andare bene, con molte esibizioni soprattutto in Giappone.

OneKet vince nel 2014, con la sua sensualità, un programma di sfida di danza Idol ‘Dance Battle, D Style’ e regala al gruppo la pubblicità della bibita Demi Soda in cui scelgono, di nuovo, un’immagine carina, colorata e molto femminile.

Nel 2014 e nel 2015, disordini tra Global Icon e agenzia sono sfociati in cause legali per la conclusione del contratto di 3 membri (che accusavano la compagnia di pessima gestione) e aggiustamenti della formazione.

Proprio nel bel mezzo di questi attacchi legali, il gruppo rilascia il singolo speciale ‘Echo’ con un MV di un minuto del dietro le quinte di un servizio fotografico risalente al 2012, prima del debutto, con le ragazze vestite in modo elegante e sensuale, prima di mostrare immagini di capelli che vengono tagliati e vestiti da tomboy. Questo video è la prova che il gruppo doveva avere un concept sensuale che è stato poi nel 2013 improvvisamente cambiato in mascolino.

Le Global Icon nel 2015 sono tornate con la sensuale “DoliGo DoliGo”: irriconoscibili, sexy e lontanissimi dall’immagine tomboy, il brano fu un flop e tantissimi fan voltarono le spalle al gruppo, inizio a criticarle tantissimo per le immagini troppo sessuali. Di sicuro il video è stato fatto per essere molto sensuale, con zoom su sederi, ragazze che giocano con dei lecca-lecca o cursori del mouse che toccano fondoschiena. Il gruppo si è sciolto nel 2016. E’ assurdo pensare che la canzone più amata dal gruppo e che era (fin troppo) in linea con la moda del Kpop nel 2015, è stata criticatissima perché troppo diverso dal loro debutto e ha portato le GI a perdere i vecchi fan e a non guadagnarne di nuovi perché ormai poco innovative.

Gli errori di quest’agenzia sono più che evidenti e vanno da scarsa pianificazione, totale confusione e pessima gestione dei propri membri.

Cosa ne pensate di questa storia? Dove ha sbagliato questa agenzia?

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