PR | On 26, Mar 2024

Le LE SSERAFIM hanno pubblicato il video musicale di “Smart” e sono al centro di diverse polemiche e accuse.

“Smart” è una traccia del loro terzo mini album “EASY”, che ha “EASY” come canzone principali. ‘Smart’ ha conquistato subito i fan ma anche le pagine dei notiziari e i social per altri motivi.

Infatti ha attirato l’attenzione perché sembra già sentito e fin troppo simile a diversi brani. Ricorda molto, infatti, sia “Woman” di Doja Cat che “Water” di Tyla. Altri hanno sentito anche ‘Calm Down’ di Rema e Selenza Gomez.

‘Smart’ è un singolo che segue l’attuale trend dell’amapiano e le altre canzoni citate sono appunto dello stesso genere. Potrete trovare altrove la parole afrobeat, ma è corretta solo se la intendete come contenitore ampio: storicamente e musicalmente non sono la stessa cosa.

L’Amapiano, una parola Nguni liberamente tradotta con “i pianoforti”, è un sottogenere della musica house emerso in Sud Africa a metà degli anni 2010 e ha guadagnato un’immensa popolarità nel 2017. È un ibrido di deep house, kwaito, jazz e musica lounge caratterizzato da sintetizzatori e linee di basso ampie e percussive.

L’Afrobeat, d’altra parte, è un termine generico usato per descrivere la musica dell’Africa occidentale agli estranei. Afrobeat, però, è anche la fusione degli stili musicali dell’Africa occidentale (come la musica tradizionale yoruba e l’highlife) e il jazz americano, il funk e il soul, che può essere fatta risalire agli anni ’70 e fu introdotta dalla defunta Olufela Anikulapo Kuti (Fela).
Afrobeat, chiamato anche Afropop o Afrofusion, può essere usato anche come un termine più generale, sebbene questa definizione sia fortemente contestata.

E’ ovvio che Hybe abbia seguito un tren che spopola in occidente da quasi dieci anni e l’ispirazione, anche da un punto di vista di colori e coreografia, è aplese. Difficile, però, parlare di plagio.

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