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La CJ E&M dovrà affrontare una querela da 50 milioni di dollari per violazione di copyright

La CJ E&M dovrà affrontare una querela da 50 milioni di dollari per violazione di copyright

| On 25, Ott 2015

La CJ E&M, una delle più grandi case di produzione coreane, è in guai seri. Si tratta della più grande domanda di risarcimento richiesta negli Stati Uniti in tutto il 2015 per un caso di violazione di copyright, ben 50 milioni di dollari sono stati infatti rivendicati dall’agenzia musicale DFSB Kollective di Seoul a scapito della CJ E&M e della controparte americana, la CJ E&M America, con tanto di querela depositata presso la Corte per il Distretto Centrale della California.

Ma qual’è esattamente il motivo di una disputa di tali dimensioni? Sembra che il querelante, la DFSB Kollective per l’appunto, detenga i diritti per centinaia di canzoni di artisti coreani, potendo dunque legalmente venderli su piattaforme internazionali quali ITunes ad un prezzo che può variare tra i 0.99€ e i 1.29€; la CJ E&M avrebbe invece permesso ad acquirenti internazionali di accedere al sito Mnet.com per scaricare le stesse canzoni ad un prezzo sostanzialmente inferiore (circa 10 cent l’una) o addirittura gratis.

Ma la CJ E&M non si sarebbe fermata qui, fornendo la possibilità di ascoltare le canzoni in questione tramite il servizio streaming online “Beats Music“, anch’esso in possesso della multinazionale Apple dal 2014, violando così il “Digital Millennium Copyright Act“, un’importantissima legge americana sulla violazione di copyright e sulle proprietà intellettuali, falsificando alcuni codici di registrazione dei brani e dando informazioni inesatte sui diritti delle canzoni.

Il colosso CJ E&M si dichiara ovviamente innocente, affermando di possedere un regolare contratto con la Beats Music e che già nel 2011 furono presi provvedimenti per bloccare download illegali dal sito Mnet.com, trattandosi solamente di piccoli “errori tecnici”. La mozione è stata però rifiutata dalla corte californiana, si attende ora il processo fissato per il 1 marzo 2016. Ciò che non gioca a favore della casa querelata sono questi video reperibili tranquillamente su YouTube, dove viene spiegato per filo e per segno come registrarsi a Mnet.com e procedere tranquillamente con i download delle canzoni.

Inutile dire che cantanti, compositori e scrittori sono sconvolti e scoraggiati dalla situazione, tutti guardano con ansia al processo multimilionario che potrebbe portare nelle loro tasche un grosso risarcimento.

Piccola curiosità: la DFSB Kollective è rappresentata dall’avvocato Browne George Ross, famoso per aver lavorato con star come Kim Kardashian e Kanye West, sicuramente un “pezzo grosso” del mestiere.

Siamo ancora molto lontani dalla soluzione del caso, continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti!

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