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Il Governo cinese mette a rischio la carriera degli artisti K-Pop in Cina

Il Governo cinese mette a rischio la carriera degli artisti K-Pop in Cina

| On 03, Ago 2016

Importanti e preoccupanti notizie arrivano dai rapporti diplomatici tra Cina e Corea del Sud.

A seguito di un comunicato ufficiale fatto dal Ministro della Difesa sudcoreano assieme alle forze armate americane lo scorso 8 luglio, le delicate relazioni diplomatiche tra Cina e Corea del Sud si sono fatte molto tese.

L’annuncio consisteva nel rivelare che il Ministro della Difesa sudcoreano e le forze armate degli Stati Uniti hanno deciso di utilizzare dei missili chiamati “THAAD” (sigla di “Terminal High Altitude Area Defense“, in italiano “Difesa d’area Terminale ad Alta Quota“), un sistema di missili di difesa che non contengono testate esplosive al loro interno, ma che sono in grado di intercettare e colpire dei missili nemici. L’adozione di questo sistema missilistico è stata dovuta dalla volontà della Corea del Sud di difendersi dalla sempre più forte minaccia nucleare della Corea del Nord.

La Cina, però, non si è trovata d’accordo con questa decisione: stando ai rapporti ufficiali, la Cina non si sentirebbe a proprio agio con una tale tecnologia militare utilizzata a così pochi passi dal proprio confine, nonostante i missili – lo ricordiamo – non abbiano testate balistiche al loro interno. Il disaccordo dei massimi esponenti della Cina con la decisione del Governo coreano non si è fermata qui, però! Stando ad una dichiarazione dell’Ufficio Generale delle Trasmissioni Televisive Cinese, infatti, verranno effettuate misure quantomeno proibitive nei confronti degli artisti K-Pop che porteranno avanti attività in Cina.

Se la Cina dovesse davvero adottare queste misure restrittive, allora ciò causerebbe un grave danno all’industria dell’intrattenimento coreana, ma anche agli stessi artisti K-Pop, le cui attività di promozione e sponsorizzazione verrebbero severamente limitate. Infatti, agli idol coreani sarà vietato di tenere in Cina qualsiasi attività e/o concerto che preveda la partecipazione di un pubblico superiore alle 10.000 persone. Se ciò avvenisse, quindi, l’attività di molti gruppi famosi anche in Cina si troverebbe in serio pericolo.

A fronte di tutte queste complicazioni, la Corea del Sud non ha ancora rilasciato alcun comunicato ufficiale, e non è chiaro se prenderà provvedimenti per calmare le preoccupazioni della Cina, o se invece deciderà di adottare qualche misura difensiva contro queste proibizioni. Quel che è certo, è che i rapporti tra questi due Paesi sono molto delicati e complicati a causa di una fitta rete di alleanze politiche e militari, e che a farne le spese sono spesso persone estranee a tutto ciò.

Speriamo che la situazione si risolva per il meglio!

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