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Il documentario di Lucas, ex-NCT, è una sorta di "video delle scuse"?

Il documentario di Lucas, ex-NCT, è una sorta di “video delle scuse”?

| On 28, Feb 2024

Lucas sta per tornare e ha deciso di aprirsi e spiegarsi tramite un documentario, ‘FREEZE’, che sta rilasciando su Youtube.

Indirettamente nel documentario parla della controversia che lo ha bloccato da agosto 2021, quando diverse ragazze lo hanno accusato di averle tradite, manipolate, ingannate e sfruttate economicamente.

Se avete seguito il caso Chiara Ferragni, avrete sicuramente sentito parlare del ‘Celebrity Apologies’, il video delle scuse delle celebrità che segue delle regole precise per cercare di veicolare al meglio il messaggio e raggiungere il cuore del pubblico.

Il video di Lucas, oltre a essere un documentario dove vuole spiegare se stesso, è un grande messaggio di scuse, almeno nella prima parte di questo episodio.

Lo vediamo indossare vestiti dai colori neutri, Lucas sceglie il nero, volto senza trucco, nel suo caso anche labbra molto secche come se stesse ancora fisicamente male, capelli arruffati, la scelta di luoghi accoglienti, familiare, umani e normali (il fiume Han, una stanza con dei divani – sempre dai colori neutri – che sembra quasi una casa, anche se probabilmente è un ufficio, casa sua, il soggiorno dove mangia col manager). Tutti gli ambienti sono dai colori neutri e la telecamera è sempre a livello del viso di Lucas, come se fosse di fronte allo spettatore, o lo punto dall’alto, come se Lucas fosse in basso rispetto al livello di chi guarda.

“(Con i video di scuse) Volevano mostrare autenticità e riconoscibilità”, ha affermato Molly McPherson, stratega delle comunicazioni di crisi. “Offrendo uno sguardo nei loro spazi personali, non solo mostra un senso di vulnerabilità, ma sta cercando di stabilire fiducia.”

Vediamo Lucas nel letto, apatico, lavarsi la faccia e i denti, guidare, mangiare, si concentra molto su come è stato lui psicologicamente e fisicamente (questo è perché questo video è soprattutto un documentario e non solo un video di scuse) eppure Lucas afferma chiaramente che è stata colpa sua e che quindi la responsabilità è solo sua.

L’altro elemento strano, rispetto ai video di scuse, è l’assenza di citazione alla controversia, viene dato per scontato che lo spettatore lo sappia. Lucas qui ne esce come una vittima, che ha provocato il suo male, ma che poi ha sofferto fin troppo, questa è la narrazione che sembrano voler portare avanti (essere concordi e discordi è una cosa personale, ovviamente).

Dalla seconda metà il video diventa più un filmato delle intenzioni e delle promesse, ritrovare se stessi, anche tramite la boxe (dove viene preso ovviamente lui a pugni in faccia), lavorare tanto, migliorare, tornare più forti di prima ecc.

Il “Video delle scuse” di Lucas vuole farci vedere che lui è arrivato al limite, sa che ha sbagliato e ha subito le conseguenze di questo, è stato tanto male da pensare al peggio e, grazie a persone che hanno ancora fiducia in lui e che non l’hanno abbandonato (perché lui resta una persona di cui bisogna avere fiducia) si sta piano piano rialzando.

E’ un documentario per i fan, che volevano qualcosa per credere in lui, e per far parlare della sua depressione e dei suoi pensieri negativi, questo è il motivo per cui non si parla mai esplicitamente della controversia.

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