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Il caso 'droghe' di Park Bom (ex-2NE1) torna al centro dell'attenzione e l'idol risponde

Il caso ‘droghe’ di Park Bom (ex-2NE1) torna al centro dell’attenzione e l’idol risponde

| On 26, Apr 2018

Il programma MBC dal titolo ‘PD Notebook’ ha voluto riportare l’attenzione sul passato scandalo sulle ‘droghe’ che ha coinvolto il membro delle 2NE1, Park Bom, nel 2010 con ulteriori valutazioni e analisi del caso.

Park Bom è stata indagata nel 2010 per aver acquistato negli Stati Uniti ed essersi fatta spedire in Corea del Sud medicinali contenenti anfetamine, l’idol ha dichiarato che usava la sostanza come cura per la sua depressione. Quei medicinali sono liberamente venduti ed utilizzati negli USA ma sono considerati illegali in Corea del Sud. L’accusa fu quella di voler rivendere e creare un contrabbando con le 82 confezioni di anfetamine acquistate ed introdotte illegalmente in Corea.

Per Park Bom, 42 giorni dopo la scoperta dell’illecito, il pubblico ministero ha deciso di sospendere il suo caso, indulgenza molto rara in Corea del Sud per un’indagine legata alla droga e Park Bom ha evitato ogni punizione o ripercussione giuridica grazie a questa sospensione. Per il ‘PD Note’, la YG Ent ha utilizzato e abusato del suo potere per questo speciale trattamento e Park Bom non ha mai realmente scontato la pena per il suo reato. Anche studiosi del diritto coreano hanno sottolineato l’unicità del caso: generalmente i crimini legati alla droga sono puniti con gran severità in Corea e anche gli altri personaggi, coinvolti nella stessa operazione che ha smascherato il traffico di Park Bom, sono stati severamente puniti.

Come riportato dal programma PD Notebook:

  • Park Bom > 82 confezioni, ha confessato di usarle come terapia antidepressiva, invate con il corriere Fedex. Scoperto il 12 ottobre 2010. Caso sospeso 42 giorni dopo
  • Dipendente Samsung > 29 confezioni, ha confessato di usarle come medicinali, invate con il corriere Fedex. Scoperto il 12 agosto 2010. Arrestato 13 agosto 2010. Imprigionato 16 agosto 2010. Condannato.

Secondo alcuni fan, però, le pillole di Park Bom contenevano 5mg di anfetamina, quelle dell’impiegato della Samsung 30 mg ognuna.

Park Bom, intervistata da Sport Kyung Hyang dopo la messa in onda del programma, ha negato tutte le accuse dicendo di non aver mai utilizzato droghe in tutta la sua vita, “Sono stato indagata, ma non sono stata accusata.” L’idol ha continuato dicendo che soffre da quando era alle scuole medie del disturbo da deficit di attenzione e non esiste un vero trattamento per esso in Corea e ha dovuto comprare quelle medicine degli Stati Uniti, dove spesso vengono prescritte a pazienti con casi simili al suo. “Sono stata etichettata come contrabbandiere di droghe perché ho comprato dell’Adderall, negli Stati Uniti è un farmaco comune usato per curare disturbi come quello che ho io.”

Park Bom, alla fine dell’intervista, ha parlato onestamente ai fan: Sono passati 5 anni da quando ho rinunciato a cantare, poiché ho ricevuto così tanto odio non volevo nemmeno essere più un idol, ma dopo il report di “PD Notebook” sento di voler ritornare su un palco. Non posso rinunciare a quello che voglio fare perché sono spaventata da incomprensioni […] Voglio avere un comeback di successo come cantante in modo da poter comprare una bella casa ai miei genitori che hanno sofferto molto a causa mia. Ho comprato questi vestiti (che indosso) 5 anni fa, non ho nemmeno comprato vestiti per 5 anni. Anche quando camminavo per le strade, avevo paura che qualcuno si avvicinassi e mi dicesse qualcosa […] Mi fa male il cuore, ma mi sto costringendo a sopportare tutto. Se la gente capisse la mia situazione, non molto, ma solo un po’, penso che potrei salire su un palco di nuovo. Non potete per favore vegliare su di me adesso?”

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