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“E se ti trasferissi?” l’insegnate di Ji Soo lo consigliava ai genitori delle sue vittime di bullismo

Nell’ultimo episodio di ‘True Story’, programma dell’MBC, è andato in onda una raccolta di interviste (tutte con volto coperto) sull’attore Ji Soo, con interviste alle vittime del bullismo scolastico e di molestie sessuali. Queste presunte vittime, sia dei suoi giorni di scuola elementare che di scuola media, hanno condiviso le loro esperienze dolorose in dettaglio, tra bullismo a molestie sessuali, subite dall’attore. Vi sono dichiarazioni molto forti, tra cui anche gravi accuse di violenze sessuali, masturbazione in pubblico, minacce, ma anche persone che affermano che molte delle accuse rivolte a Ji Soo, in realtà, sono state fatte da altri.

Mentre l’agenzia dell’attore, KeyEast Entertainment, ha negato le accuse in quanto “distorte ed esagerate”, l’episodio di True Story prende una chiara posizione in merito.

Il primo intervistato è stato anche la prima vittima che lo ha accusato in un post anonimo. Dopo aver subito a lungo bullismo dall’attore, ha deciso “di rivelare tutto quando l’ho visto sorridere davanti alla telecamera. E’ incredibilmente difficile per me vederlo in TV. Non sono mai riuscito a guardarlo dritto in faccia. Ricordo ancora il modo in cui sorrideva durante il bullismo… ma per vedere quel sorriso in TV?”

Un altro compagno di classe della scuola media di Ji Soo, ha spiegato nell’intervista che doveva costantemente comprare cibo e dare soldi all’attore. “Ero la sua “navetta per il pane” (si intende una persona vittima di bullismo che deve comprare cibo o dare soldi al bullo). Mi obbligava a comprargli da mangiar. E se non ce la facevo a tornare in pochi minuti, mi picchiava. Dovevo pagare di tasca mia tutti i suoi snack… Mi chiamava sul cellulare e diceva cose come: “Assicurati di portare dei soldi domani”. All’inizio erano pochi soldi come 5.000 won (circa 4 euro) o 10.000 won (circa 8 euro)… ma alla fine è diventato 50.000 won (circa 40 euro) e 100.000 won (circa 80 euro).”

Il secondo intervistato ha spiegato che Jisoo era davvero alto per la sua età già alle scuole medie ed incuteva molto terrore. “Ji Soo era estremamente aggressivo nei suoi modi. Alla fine, ho dovuto iniziare a fare i suoi quiz e test per lui. Ji Soo era un ragazzo grande. Era più di 180 cm. Era molto alto per la sua età e intimidiva tutti nella sua classe, come se fosse il re. Lui e il suo gruppo di bulli non avevano paura degli insegnanti. Penso che questo li abbia davvero resi inarrestabili. Continuerebbero a scegliere nuovi obiettivi. Quindi alla fine tutti concordarono: “Non ha senso denunciare il bullismo alla scuola perché non cambierà nulla”.

La madre di una delle vittima ha spiegato ha cercato di difendere suo figlio al tempo e andò a parlare con il preside della scuola, restando scioccata dal suo atteggiamento. “Mentre uscivamo, il preside ha detto: ‘Hanno davvero così tanto tempo a disposizione. ‘Non hanno niente di meglio da fare?'” La madre ha anche rivelato che l’insegnante di scuola di suo figlio l’aveva chiamata per suggerirle di trasferirsi altrove per evitare che suo figlio fosse finisse anche nella stessa scuola superiore di Ji Soo.

Un’altra presunta vittima, il terzo intervistato, ha spiegato che il suo ruolo era quello di essere il ‘clown’ di Ji Soo. Dopo aver sopportato il bullismo incessante, alla fine ha smesso di andare a scuola perché non poteva più sopportare le molestie. “Mi prendeva a calci nel sedere e nelle cosce. Mi ha anche picchiato sulla testa. Mi dava spesso schiaffi e pugni sul petto… E mi dava delle “missioni” da completare durante le lezioni, come alzarmi e cantare o ballare mentre l’insegnante non guarda. Ero il suo pagliaccio personale.”

Anche altri due compagni di scuola, sempre intervistati, che non sono stati vittime di bullismo da parte di Ji Soo, hanno confermato che all’inizio era noto come il bulletto della classe ma che già dal secondo anno era tra i bulli più famosi della scuola. “Erano ben strutturati i bulli. Ji Soo apparteneva al livello più alto, i bulli più forti. E avevano dei “tirapiedi”, o bulli di secondo livello, che facevano il lavoro sporco per lui… Gestivano la scuola.”

Uno dei due, però, ha anche sottolineato che non tutte le accuse mosse a Ji Soo sono davvero state fatte da lui e che molte vittime lo stanno accusando anche di cose fatte da altri: “È vero che Ji Soo era un autore di molte violenza a scuole e lo ha ammesso lui stesso. Ma alcune parti non sono vere… deve essere punito per quello che ha fatto veramente”. Infatti riguardo all’accusa secondo cui Ji Soo aveva costretto i suoi compagni di classe maschi a compiere atti sessuali, il ragazzo ha detto di non mai né visto né sentito cose del genere. In realtà lui sa chi ha fatto davvero quelle cose oscene ed era un altro bullo, molto famoso al primo anno che è stato sostituito al secondo da Ji Soo: “Al secondo anno è diventato improvvisamente un emarginato e ha iniziato a dare la colpa a Kim Ji Soo per un sacco di cose che gli altri ragazzi gli hanno fatto.”

In contraddizione con questa ultima intervista, altri compagni di scuola di Ji Soo della scuola elementare – sempre due intervistati – hanno detto al programma che c’erano, effettivamente, molestie sessuali coinvolte nella lista di violenza scolastica fatte da Ji Soo. I due intervistati non sono vittime diretta ma hanno visto Ji Soo aver molestato sessualmente studenti maschi durante una gita scolastica in campeggio.

Il ragazzo ha spiegato, mentre mostrava foto dell’epoca: “Durante il viaggio, agli studenti maschi è stata assegnata la stessa stanza del dormitorio. E lì, Ji Soo molestò sessualmente alcuni dei ragazzi nella stanza. Tutti quelli assegnati alla stanza di Ji Soo ne furono testimoni. Ma… non potevamo fermarlo perché avevamo paura di diventare anche noi dei bersagli.”

Una compagna di scuola, ragazza e presunta vittima, ha rivelato che Ji Soo l’ha molestata sessualmente in modo verbale, parlando delle cose oscene che le avrebbe fatto. All’inizio era per lo più verbale. Ma col passare del tempo (nella stessa classe), è diventato più esplicito. Mi ha messo un sacchetto di plastica sulla testa. E ha detto qualcosa del tipo: “Possiamo fare sesso di notte con le luci spente”. Mi ha letteralmente messo un sacchetto di plastica sulla testa. L’ho anche visto mentre si masturbava seduto accanto a me durante le ore di lezione.”

Quando il team di True Story di MBC ha contattato Ji Soo per le interviste fatte dai suoi compagni di scuola, l’attore ha inviato una dichiarazione scritta, negando tutte le accuse descritte dagli intervistati. “È vero che quando ero a scuola uscivo con amici bulli. Ero sciocco e pensavo di avere molto potere nelle mie mani. Ma non ho reso nessuno un reietto, non ho costretto nessuno a comprarmi cose o portarmi soldi, fargli fare i miei quiz e test, o molestare qualcuno sessualmente. Niente di tutto questo è vero. Se me lo permettessero, vorrei scusarmi con tutti quelli che ho ferito.” ha scritto Ji Soo.

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