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Lo scontro tra Cina e Corea del Sud alle Olimpiadi Invernali, tra hanbok e squalifiche

Lo scontro tra Cina e Corea del Sud alle Olimpiadi Invernali, tra hanbok e squalifiche

| On 12, Feb 2022

I rapporti tra Corea del Sud e Cina sono delicati dalla THAAD, la crisi missilistica del 2015, ma nell’ultimo anno hanno raggiunto altri livelli con utenti online dei due paesi che si attaccano e offendono su argomenti legati al cibo, all’abbigliamento o alla cultura.

Abbiamo già trattato in precedenza questo argomento ma, in pratica, abbiamo da un lato la Cina che sostiene che cose come il Kimchi, l’Hanbok e la Taegeuk (bandiera coreana) sono stati di fatto creati da loro (e che i coreani li abbiano lievemente modificati dopo) e da un lato i coreani che si infuriano dopo queste affermazioni.

Perché la controversia “Joseon Exorcist” fa infuriare così tanto i coreani?

Anche le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 continuano questa tradizione di guerra online tra utenti coreani e giapponesi dando tanti motivi per scontrarsi.

– Hanbok, di nuovo
Le polemiche sono iniziate con le cerimonie di apertura, quando un’artista vestita con il tradizionale hanbok coreano è stata inclusa nel segmento che rappresentava 56 gruppi di minoranze etniche e rappresentazioni culturali della Cina.

Molti netizen coreani hanno reagito con rabbia a quello che percepivano come l’ennesimo tentativo dei media cinesi di rivendicare la cultura coreana e personaggi pubblici e politici hanno condannato l’inclusione dell’hanbok all’evento e la rappresentazione dei coreani come minoranza etnica della Cina.

In risposta alle polemiche, che sono state molte, un ramo nazionalista del quotidiano People’s Daily del Partito Comunista Cinese ha affermato che l’inclusione dell’hanbok aveva lo scopo di rappresentare la popolazione etnica coreana (conosciuta come Joseon-jok) negli Yanbian Prefettura autonoma coreana.

– Squalifiche
Negli Short Track 1000 m, il pattinatore sudcoreano Hwang Dae-heon è arrivato primo nella prima semifinale, ma è stato squalificato dopo la revisione per un “passaggio in ritardo illegale che ha causato un contatto”. Il sudcoreano Lee June-seo, che è arrivato secondo nella seconda manche, è stato squalificato successivamente per lo stesso ragione.

Le due squalifiche hanno portato i pattinatori cinesi Li Wenlong e Wu Dajing ad arrivare alle finali, senza le suddette squalifiche non avrebbero passato il turno. Sono partite diverse accuse di arbitraggi parziali destinati a avvantaggiare gli atleti cinesi.

Questi sentimenti sono stati ulteriormente aggravati quando l’ungherese Shaolin Liu è stato squalificato durante le finali dei 1000 metri, consentendo al cinese Ren Ziwei di rivendicare l’oro. Sia la delegazione ungherese che quella coreana hanno presentato denunce all’ISU (International Skating Union), che sono state respinte.

– Attacco sui social
Tutti gli sportivi, artisti o influencer coreani che hanno parlato degli imbrogli, sono stati rapidamente invasi nel social network di commenti di utenti cinesi pieni di offese e cattiverie e, allo stesso modo, sostenitori dei cinesi sono stati attaccati da netizen coreani. E’ successo al veterano pattinatore di velocità su pista corta ed ex campione del mondo Kwak Yoon-gy, l’ex giornalista e MC Jang Sung-kyu, il rapper D.Ark (etnia coreana con nazionalità cinese) [che prima ha criticato il giudice, poi dopo tutto l’odio ricevuto ha chiuso i social network e pubblicato le scuse sul Weibo: “Ero arrabbiato per il fatto che l’operato dell’arbitro abbia danneggiato la reputazione dell’atleta cinese e del mio paese d’origine. Non ho dimenticato le mie radici. Sto lavorando sodo per studiare la lingua cinese e farò buona musica. […] Sono onorato di promuovere la cultura tradizionale cinese in Corea”.], ma anche RM dei BTS e Hwang Dae-heon cheha vinto una medaglia d’oro nei 1500 metri di short track.

Anche altre star coreane hanno pubblicato foto in hanbok, proprio in questo periodo, e hanno visto molti haters cinesi sui propri account social a criticarli e offenderli, come Park Shin Hye e Hyoyeon delle SNSD

Anche due ex pattinatori coreani naturalizzati in Cina per competere e allenare la nazionale cinese, Victor Ahn (ex Ahn Hyunsoo) e Lim Hyo-jun, hanno ricevuto commenti di odio dai coreani per aver espresso sentimenti filo-cinesi durante le controversie. Anche la moglie di Ahn, Woo Nari, dopo aver implorato di non attaccare la sua famiglia, ha chiuso i suoi commenti su Instagram dopo che i suoi post sono stati inondati di commenti coreani anti-cinesi e commenti cinesi anti-coreani.

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