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Le H1-KEY debuttano con 'Athletic Girl' mentre le polemiche esplodono sul membro thai anti-democratico

Le H1-KEY debuttano con ‘Athletic Girl’ mentre le polemiche esplodono sul membro thai anti-democratico

| On 05, Gen 2022

Le H1-KEY hanno ufficialmente debuttato con il loro primo single album e la canzone dallo stesso titolo ‘Athletic Girl’, facile immaginare che il concpet del gruppo è proprio legato al fitness.

Eppure il debutto del gruppo è stato preso sostituito da polemiche riguardanti un membro, Sitala, a cui la ragazza stessa ha risposto durante la conferenza stampa del gruppo. Sitala è un membro thailandese e il suo defunto padre, l’attore thailandese Sarunyoo Wongkrachang, in passato ha partecipato alla campagna antidemocratica thailandese.

Cosa è successo nello specifico e perché la questione è entrata nei trend di Twitter in Thailandia con tante proteste?

Sarunyoo, morto nel 2020 all’età di 59 anni, è stato un attori thailandesi di grande successo, raggiungendo la fama tra gli anni ’80 e ’90, e uno dei più conosciuti nel paese. Sarunyoo ha recitato in più di 50 drama TV, 20 film e 20 rappresentazioni teatrali, tra cui il leggendario Mon Rak Look Thoong che è diventato il terzo drama TV più visto di tutti i tempi in Thailandia. Nel 2001, ha avuto un ruolo da protagonista nel film ‘The Legend of Suriyothai’, visto da alcuni critici come un film di propaganda reale. Sarunyoo è diventato politicamente attivo a inizio 2006. Il padre di Sitala era parte del movimento monarchico che ha avuto un ruolo nel rovesciare due primi ministri thailandesi eletti, Thaksin e Yingluck Shinawatra, rispettivamente nel 2006 e nel 2014, nello specifico nel 2014 è stato uno dei principali leader della protesta anti-democrazia, successivamente al colpo di stato si è instaurata una dittatura militare in Thailandia.

Secondo le critiche aspre di alcuni utenti online, proprio grazie alla posizione politica del padre, Sitala ha avuto privilegi, fama e ricchezza, si è laureata in una prestigiosa università coreana (Ewha Womans University) e debutta ora in un gruppo Kpop. “Tu debutti mentre altri, che hanno più o meno la tua età, sono in prigione a causa di ciò che hanno fatto i tuoi genitori” o “Le persone della sua età ora stanno combattendo per la democrazia che la sua famiglia ha portato via. Sono stati imprigionati, fucilati e, peggio ancora, costretti a scomparire” le viene detto su Twitter da alcuni utente thailandese.

L’agenzia fin dall’inizio si è detto non disponibile a eliminare Sitala dal gruppo, in quanto membro che si impegna e rispettoso, inoltre, hanno scritto che Sitala ai tempi era ancora minorenne e non ha partecipato alle manifestazioni politiche del padre. Segnaliamo che Sitala nel 2006 aveva soli 10 anni, mentre nel colpo di stato del 2014 ne aveva già quasi 18.

Le colpe di un genitore ricadono sui figli? Il problema in fondo è questo. Sitala è sempre stata figlia di una persona famosa, infatti anche se suo padre non avesse appoggiato i movimenti anti-democratici dal 2006 in poi, comunque avrebbe dato a sua figlia, essendo già ricco e famoso, dei privilegi, la fama e la ricchezza e la ragazza avrebbe comunque avuto la possibilità di studiare all’estero e probabilmente di debuttare in un gruppo Kpop. Queste eccezioni fatte da alcuni utenti sono alquanto infondate.

La posizione che adesso Sitala ha nei confronti del padre è, invece, qualcosa di cui lei è responsabile in prima persona. Il suo account Instagram è pieno di foto di lei con suo padre, foto pubblicate nell’ultimo anno, immagini di una figlia a cui manca suo padre e che possono essere comunque comprensibili.

Già meno comprensibile è la scelta delle parole usate nel profilo scritto di proprio pugno e rilasciato da Grandline Group: qui Sitala risponde alla domanda su quale sia il suo modello di ispirazione, “Il mio modello è mio padre, mio ​​padre”. Questa scelta di parole strane si unisce a molti voci che riportano finti post su twitter (non sono verificabili le fonti o la veridicità) in cui una giovane Sitala sembra offendere i protestanti pro-democrazia e sostenere la monachia/dittatura.

Sitala è tornata oggi a parlare in prima persona della faccenda e durante la conferenza ha detto in modo molto diplomatico: “Voglio chiarire che non desidero esprimere alcuna posizione politica. Ero molto giovane all’epoca in cui mio padre partecipava nelle campagne anti-democrazia e non ho compreso appieno la situazione. Tuttavia, spero sinceramente che il popolo thailandese possa vivere in pace nonostante le sue differenze.”

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