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Il crime/thriller 'Psychopath Diary' è una perla di drama divertente ed esilarante

Il crime/thriller ‘Psychopath Diary’ è una perla di drama divertente ed esilarante

| On 21, Ott 2021

‘Psychopath Diary’ ha una trama tanto unica quanto spaventosa: solita amnesia ma colui che ne soffre, nonostante il passato da sfigato sempre sfruttato e calpestato, si convince di essere uno spietato serial killer psicopatico che adora descrivere i suoi cruenti crimini su un diario. Ha tutto il potenziale sia per essere esilarante che per esplorare alcune questioni interessanti riguardanti la memoria e l’identità, che diventare una palla tremenda dopo 4 episodi.

Bene, con immenso piacere posso affermare che i timori erano infondati, che la paura era insensata e che no, mai diventa una palla, mai perde di ritmo, mai cambia di tono, restando esilarante, divertente e molto delirante e folle per tutti i 16 episodi. Folle e adorabile.

Ingegnoso, inquietante, elettrizzante e profondamente comico, dal ritmo galoppante grazie alla sceneggiatura avvincente e un’interpretazione superba: ‘Psychopath Diary’ potrebbe fare al vostro caso se avete voglia di qualcosa di leggero, molto divertente, senza patetiche storie d’amore, ma con un vibe thriller e crime coinvolgente.

Di cosa parla questo drama?
Yook Dong-Sik (Yoon Si-Yoon) lavora in una società di investimenti come brooker, è molto timido e viene sempre sfruttato dagli altri, obbligato a prendersi le responsabilità dai suoi superiori anche di errori che non ha fatto. Così di fronte alla perdita del lavoro e alla sua famiglia che gli volta le spalle, decide di suicidarsi. Mentre lo fa, si imbatte inaspettatamente in una scena del delitto, ma ha un incidente mentre scappa dall’assassino. Lui si sveglia con un’amnesia e con il diario dello psicopatico in suo possesso: senza indizi e con la memoria frammentata, inizia a credere di essere lui il serial killer psicopatico. Causalità lo legano all’agente di polizia di quartiere, Shim Bo Kyung che, dopo troppe coincidenze, inizia a sospettare di Dong Shik.

Piccole cose bellissime:
‘Psychopath Diary’ si distingue per la sua trama unica e gli umoristici imbrogli da finto psicopatico. Il ritmo è stato ottimo e rende il drama coinvolgente fino in fondo anche perché non mancano piccoli colpi di scena e sorprese. Il drama tende al lato comico, ma gli elementi dark comedy, crime e thriller sono ben integrati e rimangono ben bilanciati per tutta la serie. La commedia è un po’ cupa a volte, ma è così assurda che non puoi fare a meno di ridere per quanto siano ridicoli.

Potrebbe essere sulla carta la solita storia sulla perdita di memoria, ma il risultato finale è molto innovativo: il significato implicito è quanto la nostra vita può cambiare semplicemente osservando le situazione da una prospettiva diversa.

Il drama è ricco di scene piene di suspense, con attimi da tachicardia, fino a quanto il protagonista precipita in qualche stupidaggine dal carattere tragicomico e assolutamente esilarante. Questa contrapposizione tra l’essere un perdente e sforzarsi di ragionare come un psicopatico, rende Dong Shik in perenne conflitto con se stesso, incapace di fare qualcosa di diverso da una stupidaggine, mega divertente e imprevedibile, ovviamente. Dong Shik resta un personaggio sublime dall’inizio alla fine, anzi, quasi migliora con il passare degli episodi, acquistando sempre più spessore, vulnerabile, adorabile, ingenuo e molto divertente.

Cosa affronta il drama?
‘Psychopath Diary’ è uno sguardo inquietante e affascinante sulla società di oggi in cui persone egoiste possono trarre vantaggio da altri, senza subirne conseguenze. Che si tratti di un beneficio superficiale ed egoistico o solo per l’autoconservazione, la serie espone senza mezzi termini una triste realtà del lavoro e della cultura sociale odierna. Per quanto le storie e le favole ci dicano di essere gentili e disponibili, chi lo è davvero nella vita reale spesso viene mangiato vivo e sfruttato senza nemmeno un grazie.

Il mondo duro può spingere le persone a fare cose cattive, Dong Shik di fatto fa cose crudeli e illegali che vanno da minacce, a violenza psicologica a rapimento, cose certamente non giustificabili, ma purtroppo comprensibili. Il drama fa capire la lotta mentale e fisica, lo stato di depressione a cui Dong Shik era arrivato e che quando ha iniziato a essere un poco egoista, menefreghista e ‘cattivo’, le persone hanno iniziato ad apprezzarlo e a rispettarlo.

‘Psychopath Diary’ parla di ciò ma con il modo di una commedia ironica: mentre l’idea di un serial killer a piede libero e le rappresentazioni relativamente violente degli omicidi possono sembrare cupe, il focus della serie è molto più sui personaggi e sulla loro provenienza. I momenti più leggeri fungono da piacevole contrasto con quelli oscuri e sinistri del lato thriller, ma aiutano anche a guidare la crescita dei personaggi e lo sviluppo della trama.

Indirettamente il drama tratta anche del mistero della mente umana, ragionando superficialmente su come questa funziona: Dong Shik si convince di essere un assassino, lotta con se stesso nella totale incertezza e, da fan dei thriller e degli horror, confuta ciò che il suo subconscio gli dice e inizia ad approcciarsi al mondo in modo diverso. La sua palese crisi d’identità è esilarante e avvincente, ma anche molto drammatica.

Davvero molto interessante:
Questo è un drama di qualità, buona regia, bellissima fotografia, belle location, buone colonne sonore, da un punto di vista tecnico è tutto molto bello, molto piacevole da guardare e soddisfacente.

Adorabile il modo in cui ogni volta che Dong Shik “entra nel personaggio psicopatico” vediamo una videocassetta scorrere in un videoregistratore, cambia la fotografia e inizia un remake di un famoso film horror o thriller, una chicca per gli appassionati ma godibile anche per chi non ha visto quel film nello specifico.

Punti di forza:
Come già anticipato, i personaggi sono tutti fantastici qui, anche quelli secondari sono caratterizzati e perfetti: il cast è davvero di alto livello. Due, però, sono entrati nei nostri cuori, ovviamente per ottime ragioni: perché ci donano delle performance mostruose.

Yoon Shi Yoon è assolutamente perfetto per il ruolo: il suo tempismo comico è impeccabile così come le sue esagerate espressioni facciali, riesce a essere prima ingenuo, poi accattivante e poi malvagio, creando un Dong Shik esilarante mentre cercava di abbracciare con sicurezza la sua identità psicopatica. Con questa nuova fiducia ha cambiato le reazioni di tutti intorno a lui e anche il modo in cui veniva trattato. Yoon Shi Yoon è stata la scelta perfetta, questo personaggio era cucito su di lui e sulla sua faccia mega comica, oltre che la versatilità caratteristica dell’attore. Il suo talento e il suo fascino trascinano immediatamente nella storia e dalla sua parte.

Oltre lui altro applauso di 49754930 minuti per l’agghiacciante performance di Park Sung Hoon nei panni di Seo In Woo. Interpretare un serial killer psicopatico offre alcune grandi opportunità per un attore, forse una delle cose più divertenti ma anche più complesse perché è facile cadere nel banale o nel macchiettistico. Park Sung Hoon lo fa molto bene, gioca col suo ruolo dandogli tensione e un’aura oscura e presentandosi come una minaccia legittima, spaventosa e realistica nel drama.

Punti di debolezza:
Anche se è un thriller e una serie TV crime, forse questa parte è anche la meno logica, vi sono delle forzature, come nelle deduzioni ‘logiche’ della protagonista femminile, o momenti che non stanno né in cielo né in terra. Se cercate un mistery, una serie crime o un thriller, “Psychopath Diary” non è il prodotto giusto, se volete una commedia con tinte mistery/crime/thriller che sia per lo più divertente e leggero, allora sì, dovete guardarlo e prenderlo per quello che è.

La commedia è molto esagerata, è slapstick in pratica, anche se scema con l’avanzare della storia, e anche la recitazione mantiene toni alti ed esaltati, ovviamente è questione di gusti ma queste sono due cose che potrebbero infastidire. La nota positiva è che lo capisci dal primo episodio il suo tono e comprendere se può fare per te o no.

Conclusione:
‘Psychopath Diary’ a noi è piaciuto tantissimo e in giro raramente sentirai parlar male di questa serie. E’ divertente, a tratti esilarante e mistery, piena di suspense e ansia alternata ad attimi di pura follia. Le serate volano che è un piacere con questa serie che deve essere vista.

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