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Gli Stray Kids sostengono il Black Lives Matter e si scusano per appropriazioni culturali del passato

Gli Stray Kids sostengono il Black Lives Matter e si scusano per appropriazioni culturali del passato

| On 06, Lug 2020

Gli Stray Kids, il 5 luglio, hanno pubblicato un post su Instagram a supporto del movimento Black Lives Matter e hanno parlato della necessità e decisione di rispettare ogni cultura, rifiutando ogni forma di discriminazione. Si scusano anche per eventuali errori commessi nel passato in merito di appropriazione culturale, impegnandosi a fare molta più attenzione in futuro.

“-Stray Kids Ovunque in tutto il mondo-
Come si può vedere nella nostra frase distintiva, noi, Stray Kids, facciamo sempre del nostro meglio per comprendere tutti nel mondo e il nostro amato fandom STAY il più possibile.
Crediamo fermamente che tutti, indipendentemente dal luogo in cui si trovano, abbiano il diritto di essere rispettati; pertanto, rifiutiamo ogni discriminazione basata su qualsiasi orientamento e ci opponiamo a tutte le forme di disuguaglianza nel mondo.
Tuttavia, ci mancano ancora molte cose e stiamo facendo del nostro meglio per migliorare. Vorremmo scusarci oggi con chiunque si fosse sentito offeso dalle nostre azioni (in passato). Non è mai stata nostra intenzione, ma a causa della nostra mancanza di conoscenza ci scusiamo. Vi promettiamo che faremo del nostro meglio per migliorare.
#BlackLivesMatter
#WeOpposeAnyFormsOfInequality
#WeAppreciateCulturalDiversity
#YouMakeStrayKidsStay
#StrayKidsEverywhereAllAroundTheWorld”



13 cuori per questo articolo

Comments

  1. DIEGO

    Brava, quoto tutto. Anche perché nel 2020 l’appropriazione culturale è in tutto e dappertutto per tematiche molto più serie e complesse, e preoccuparsi di un video musicale è abbastanza bizzarro…

  2. eloisa

    Questa cosa delle appropriazioni culturali, tutta americana, sta diventando una barzelletta, anche perché sono milioni gli usi, costumi appartenenti ad altri popoli che fanno parte del nostro quotidiano ma al contempo a chi li ha “inventati” rimangono i riconoscimenti storici. Penso che non ci sia nulla di scandaloso nel riprendere qualcosa appartenente ad un’altra cultura, mostrare interesse e seguirla, ricordando comunque di dare al gruppo natio i riconoscimenti che gli spettano (non so se sia mancato questo nel caso loro, comunque parlo in generale). Se si continua così non faremo altro che dividerci ancor di più: quel che è mio è mio e quel che è tuo è tuo, o peggio quel che è tuo è mio e quel che è mio è solo mio.

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