Il Centro per i diritti del lavoro della Hanbit Media, in un suo ultimo studio, ha dimostrato che diversi drama, e le rispettive società di produzione, non hanno rispettato gli standard lavorativi e le linee giuda previste nel Codice del lavoro coreano, aggiornato a novembre 2017 dal Ministero stesso. Tra le aziende denunciate grandi colossi come CJ ENM, Studio Dragon, Kim Jong Hak Production, iWILL Media e CRAVE Works.
Secondo gli standard imposti il numero totale di ore lavorative in una settimana devono essere massimo 68 ore (9/10 ore al giorno): drama come “The Player” e “The Guest” hanno registrato abitualmente per più di 100 ore a settimana, ossia oltre 14-15 ore al giorno.
Nel caso del dramma “The Player”, un membro dello staff è svenuto improvvisamente a causa della stanchezza e altri hanno rivelato che sono pagati per episodio e non per ore: quindi che siano 8 o 14 ore di lavoro non vi era alcuna differenza. Anche “The Guest” è passato da 87 ore e 35 minuti di lavoro della seconda settimana a 95 ore e 40 minuti della terza, non sono stati pagati gli straordinari o le spese per lavoro fuori da Seoul. “Room No. 9” delle tvN ha tenuto una ripresa di 20 ore il 1 ottobre senza il consenso dello staff e che “Priest” della OCN ha costretto un cameramen a riprendere per tutta la notte.
Hanbit Media chiede più controllo e che il Ministero per l’impiego e il lavoro indaghi rapidamente e infligga severe punizioni a queste società per tutelare i lavoratori.
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