Mino dei WINNER criticato per le sue rime troppo audaci a SMTM4

La Korea Communication Standards Commission, che vigila sul mondo dell’intrattenimento coreano, ha nuovamente puntato il dito contro il rap show della Mnet, Show me the money 4. Nell’occhio del ciclone mediatico, stavolta, Mino dei Winner e alcuni suoi versi andati in onda durante la puntata del 10 luglio. Ad essere incriminate sono state le parole “Apri le gambe come se fossi dal ginecologo”, non tanto per il contenuto in sé, ma perché considerate denigratorie della figura femminile, da cui l’accusa di misoginia, nonché della figura professionale dei ginecologi di tutto il mondo.

La Commissione, che già lo scorso anno aveva fatto sentire la propria voce, fin dall’inizio di questa edizione sta marcando stretta la trasmissione, con la chiara intenzione di non voler chiudere neanche un occhio. In un primo momento, a presentare le proprie scuse, è stato proprio lo staff del programma, che ha dichiarato: “E’ stata una nostra colpa, d’ora in poi monitoreremo con maggiore attenzione i testi dei concorrenti”. Queste dichiarazioni non sembrano essere però bastate alla Korean Association of Obstetricians and Gynecologists, che ha dichiarato: “Mino non ha offeso solo le donne, ma anche tutto il personale ostetrico e i ginecologi che lavorano 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno per la salute delle donne. Non è accettabile che le sue parole manchino di rispetto ai dottori e alle organizzazioni sanitarie. Gli ospedali e le cliniche non sono posti in cui le donne ‘vanno ad aprire le gambe’ e non dovrebbero mai essere considerati tali”. Alla fine del comunicato, l’Associazione ha chiesto le scuse ufficiali anche della YG Entertainment e dello stesso Mino, minacciando, in caso contrario, l’intrapresa delle vie legali.

Tempestivamente sono arrivate le scuse di Mino: “Sto riflettendo sinceramente e profondamente su quei versi. Dovendo competere con dei rapper di talento, mi sono lasciato influenzare dalla pressione ed ho cercato di scrivere versi il più possibile aggressivi e di impatto, ma si è rivelata una decisione poco accorta. Una volta che ne ho realizzato il possibile significato, mi sono sentito molto dispiaciuto ed in imbarazzo. Ancora una volta ci tengo a scusarmi con quanti si sono sentiti offesi dalle mie parole. D’ora in poi farò del mio meglio per rimediare a questo errore scrivendo musica sempre migliore”.

Speriamo che così si concluda la questione mediatica e si torni a parlare di musica.