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Le peggiori compagnie Kpop: il caso SM Entertainment

Quali sono le peggiori compagnie di intrattenimento del K-pop? Che cosa si intende per ‘peggiori’? E c’è davvero qualcuno che si salva?

E’ difficile parlare in modo oggetto di migliore e peggiore, ma questa serie di articoli sulle varie compagnie d’intrattenimento coreane vogliono mostrare il lato più brutto dietro i magnifici e brillanti set del Kpop o stage degli idol.

Parleremo di diverse compagnie d’intrattenimento coreane analizzando i loro lati peggiori, alcuni volte in termini di trattamento dei trainee e degli idol, altre volte in presenza di cause legali e controversie, ma anche una pessima gestione degli artisti e del loro lavoro o la mancanza di uguaglianza all’interno di un gruppo.

In questo articolo analizzeremo le criticità della SM Entertainment.

Quando parliamo di pessime agenzie, una delle prime che viene in mente è la La SM Entertainment: fondata da Lee Soo-man nel 1995, ha lanciato e gestito gruppi della prima generazione Kpop, HOT, S.E.S. e Shinhwa, gruppi e solisti iconici come BoA, TVXQ, The Grace, Kangta, Girls’ Generation, SHINee, Super Junior, TRAX, Red Velvet, f(x), EXO, NCT e Aespa. Gestiscono anche attori come Go Ara, Kim Min-jong e Lee Yeon-hee. La SM Entertainment, come risaputo, ha avuto molti conflitti interni sfociati in cause legali con suoi artisti come Hangeng dei Super Junior, Alcuni dei TVXQ ossia i JYJ, Kris Wu, Lu Han e Huang Zitao degli Exo-M, No Minwoo dei TRAX e Jessica delle Girls’ Generation.

L’SM rientra tra le peggiori agenzie della Corea del Sud per diversi motivi ma soprattutto perché ha creato lo schema di sfruttamento legalizzato, con contratti decennali da schiavi, e un approccio materialistico agli artisti, lasciando poco spazio alla loro individualità o creatività.

Sarebbe difficile analizzare tutta la storia dell’SM e i casi dettagliati per i vari artisti, ma possiamo cercare di schematizzare il tutto in un ottica più generale che, purtroppo, ritroverete in molti gruppi dell’agenzia.

– Motivi “legali”
Alcuni artisti hanno sfidato l’SM e, anche se in tribunale hanno vinto (vedi i JYJ, ossia Junsu, Jeajoong e Yuchun dei TVXQ, ma anche gli ex-membri degli EXO bannati da Corea e Giappone) sono stati messi nella ‘lista nera’ della società che, grazie alla potenza economica e ai tanti gruppi di successo che gestiscono, “convince” le varie emittenti televisive a non far lavorare i loro ex-artisti.

Sono stati tra i primi a imporre i cosiddetti ‘contratti degli schiavi’, contratti che legano gli idol all’agenzia per dieci anni (un contratto dell’SM è durato anche 17 anni, quello dei TVXQ durava 13 anni), e il programma di training che hanno cambiato il Kpop. Hanno portato avanti la narrazione dell’idol perfetto, anche utilizzando una gran quantità di chirurgia estetica (alcuni dicono obbligando a farla).

Le cause a cui l’SM ha dovuto rispondere riguardavano i contratti degli schiavi ma anche maltrattamenti, programmi scelti senza il permesso dei membri e paga ingiusta (generalmente il’80% restava all’SM e solo il 20% da dividere tra i vari membri). Tutto questo è stato scoperto solo nel 2009, quando i JYJ citarono in giudizio l’SM: quindi per 15 anni l’SM aveva fatto quel che voleva con tutti i precedenti gruppi.

L’SM, come YG e JYP, non pagano i loro trainee durante il periodo di training ma garantiscono vitto e alloggio, rimborso per pasti, cose necessarie e vestiti. Da dieci anni queste tre compagnie non chiedono più nemmeno di ripagare per il ‘debito da trainee’, ossia la somma di tutte le spese di training, vitto, alloggio, vestiti, MV, produzione, canzoni, trasporti, staff e qualsiasi spesa collegata alla loro vita di trainee e al loro debutto. Fino a dieci anni fa anche l’SM considerava questo debito e, al debutto, in base ai guadagni, iniziava a scalare la somma. Quando la somma arrivava a zero, gli idol venivano pagati. Dato il successo quasi scontato dei gruppi al debutto, l’SM da dieci anni ha eliminato questo debito.

– Maltrattamenti
Il trattamento dei loro artisti è sempre stato discutibile: hanno fatto lavorare artisti con dolori fisici (famose le foto di Kai degli EXO che balla con 5 cerotti antidolorifici attaccati sulla schiena, ma anche Siwon e Hangeng costretti ad esibirsi e partecipare a una cerimonia di premiazione con la febbre alta e esibirsi di nuovo il giorno dopo), senza preoccuparsi molto della loro salute mentale (noto è il gruppo Milk Club creato e gestito dagli idol Leeteuk dei Super Junior, Taeyeon e Yoona delle SNSD, Onew degli SHINee e tanti altri che si incontravano per parlare nel 2010-2015). Si potrebbe fare un ragionamento anche su Sulli, ex-membro delle f(x), e Junghyun degli SHINee, entrambi morti suicida ma è un argomento delicato: di certo entrambi gli artisti avevano spesso parlato dei loro problemi e delle loro difficoltà.

Inoltre non gestiscono adeguatamente i loro artisti (basti pensare che tutte le attività solista di Taeyong, membri più amato degli NCT, quasi mai vengono pubblicizzate dalle pagine ufficiali dell’SM o degli NCT) e non trattano i loro idol cinesi alla pari di quelli coreani, anche se da sempre sono l’agenzia che aggiunge più membri stranieri ai gruppi. Le differenze si vedeva con gli EXO-M (sfociato con Kris, Luhan e Tao che lasciano gli EXO), ma anche negli NCT (il manager ha lasciato Renjun sotto la pioggia senza ombrello che cercava il loro van tra 20 nel parcheggio perché aveva dimenticato le cuffie o le varie opportunità rifiutate come un ruolo in un drama cinese a Winwin). Inoltre, nonostante i gruppi dell’SM siano tra i più amati e spesso tra i più perseguitati dai sasaeng, l’agenzia non ha mai fatto nulla per proteggere i suoi artisti (che spesso sono quelli che fanno video o foto o pregano i fan di smetterla)

Anche il modo in cui trattano gli NCT è davvero assurdo: è chiaro che in ogni live i ragazzi sono controllati a vista e ripresi dai manager per quello che dicono, quello che fanno o anche per come sono seduti. Data l’ossessione con cui li controllano, come possono non proteggerli dai sasaeng e perché dobbiamo vedere gli NCT stessi pubblicare foto e chiedere a quei ‘fan’ di smetterla?

Gli ex-trainee parlano di violenza psicologica ma anche fisica durante il training: devono salire sulla bilancia davanti a tutti e se non perdono peso sono picchiati, sono costretti a sottoporsi a intervento di chirurgia plastica ecc. Dello stress psicologico del trattamento subito abbiamo diverse fonti, come Amber, Luna o Sulli delle f(x), ma anche Tao degli EXO, di quelle fisiche, invece, non ci sono molte altre testimonianze.

The Grace ed f(x) sono gli esempi più lampanti della pessima gestione dell’SM. Le prime nascono come versione femminile dei TVXQ, ma hanno ricevuto odio dai fan dei gruppi maschili dell’SM e l’agenzia ha risposto mandandole in Cina e Giappone mentre le loro canzoni scalavano le classifiche coreane, facendole finire in breve nel dimenticatoio. Anche le f(x), nonostante l’incredibile successo del debutto e dei brani successivi, sono sempre state gestite come riempitivo, con spesso e volentieri canzoni di altri rifatte come cover e molto tempo tra un comeback e l’altro, cosa assurda se hai un gruppo famoso e se fai K-pop.

– Errori sciocchi
Nonostante sia una grande azienda, non è raro trovare errori sciocchi e assurdi nella produzione dell’SM, dalla scarsa qualità del merchandising o errori gravi nella stampa degli album. In un album degli NCT Dreams hanno ritagliato Chenle in una foto di gruppo, Renjun e Chenle in un’altra foto, la foto di Chenle era capovolta, mancava Jaemin dalla cover online. Anche Taeyeon sgrida l’SM durante un concerto per gli errori nel suo album ‘Persona’.

Inoltre rispetto a molte altre agenzie, l’SM è quella che ha meno artisti compositori e scrittori, ma non perché gli idol non vogliono: più volte diversi artisti dell’SM hanno ammesso che scrivono musica ma che l’agenzia continua a bocciare tutto quello che fanno. Questo fa capire che oltre a non dar loro una possibilità, l’agenzia non permette loro nemmeno di studiare e di sviluppare un lato creativo, forse per paura che successivamente possano decidere di lasciarli.

– Alcune delle varie cause
Gli Shinhwa hanno dovuto sfidare l’SM nel 2003 dopo che l’agenzia volva rinnovare il contratto solo di Eric e cacciare il resto del gruppo. Dato che i ragazzi non hanno accettato, hanno deciso di cambiare insieme agenzia e, per continuare a usare il nome ‘Shinhwa’ hanno dovuto avviare una causa legale con l’SM, fortunatamente vincendo.

Tre membri dei TVXQ, come già detto prima, hanno citato l’SM per il contratto da schiavo e, anche se hanno vinto, non sono più riusciti a esibirsi in TV. Tutt’ora hanno delle difficoltà.

I Super Junior, nonostante l’immenso successo che tutt’ora caratterizza ogni loro rilascio, sono sempre stati lasciati a loro stessi, con diversi scandali che hanno colpito i membri cinesi, prima Hangeng (che ha fatto causa per rescindere il contratto che durava 13 anni ed era ingiusto) e poi Zhoumi ed Henry, inseriti come jolly/ospiti nei Super Junior M (sub unit destinata alla Cina) e trattati sempre come estranei, senza promozioni adeguate.

La causa con Jessica delle SNSD è forse tra le più complicate, insieme a quelle con cui Kris, Luhan e Tao se ne sono andati dagli EXO. Nel 2014, prima Kris, poi Luhan e Tao accusano l’SM di non rispettare le loro opinioni, di schedule massacranti, di scegliere i progetti (o rifiutarli) senza il loro consenso, di discriminare i membri cinesi, di non ricevere abbastanza risorse e vogliono rescindere da quel contratto. Alla fine i tre sono liberi di promuovere in tutto il mondo tranne che in Corea e Giappone. Sempre nel 2014 anche Jessica lascia all’improvviso le SNSD, così all’improvviso che anche lei afferma di esserne rimasta sorpresa, che è stata costretta ad andare via e informata all’ultimo minuto. Il problema tra Jessica ed SM è stata l’attività imprenditoriale iniziata alla ragazza nel campo della moda.

L’SM è da sempre considerata una delle agenzie pessime del Kpop, anche se questa breve rubrica ci ha mostrato come ve ne siano tante altre che si sono macchiate di crimini ben più gravi, è evidente che l’SM ha sfruttato per decenni i loro artisti, pretendendo tanto e dando poco in cambio. Ha creato, appunto, un sistema e lo ha applicato in modo meccanico, cercando di inscatolare artisti ed arte, per creare qualcosa di controllabile e gestibile.

Cosa ne pensate di questa storia? Dove ha sbagliato questa agenzia?

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