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Le GWSN contro la vecchia agenzia, raccontano quello che hanno dovuto subire

Il gruppo femminile GWSN ha vinto il suo primo processo in una causa contro The Wave Music. Il gruppo è in causa per annullare il contratto e ricevere un risarcimento per il trattamento subito. La 28a divisione civile del tribunale del distretto centrale di Seoul si è pronunciata a favore dei membri della GWSN contro la loro agenzia The Wave Music, per confermare l’inesistenza del loro contratto esclusivo.

Le GWSN hanno debuttato nel settembre 2018 sotto Kiwi Media Group, per poi passare a The Wave Music nel luglio 2020 in base a un accordo con la loro prima agenzia.

Il gruppo ha intentato nuovamente una causa contro la loro etichetta a causa di diverse condizioni di lavoro e di vita, ritenute inadeguate. Infatti l’etichetta era, di fatto, una società solo sulla carta, qualcosa di fatiscente, ma non hanno dato le cose base alle ragazze.

I membri hanno dovuto affrontare lo sfratto nel febbraio del 2022, poiché la società non è riuscita a pagare l’affitto per il loro dormitorio. Nel luglio dello stesso anno, la sala da ballo è stata sgomberata e tutti i dipendenti e manager delle GWSN hanno lasciato l’agenzia.

Due membri non coreani, Miya dal Giappone e Soso da Taiwan, hanno dovuto pagare una multa, dopo aver subito un piccolo processo penale, a causa della negligenza da parte della società che aveva trascurato di pagare e compilare i documenti per il visto lavorativo. L’inizio di una causa penale è di ufficio in questi casi, ma è evidente che, anche se le ragazze hanno risolto la questione, resterà quela ‘macchia’ sulla loro fedina penale in quanto, di fatto, sono state per diversi mesi delle immigrate clandestine.

Anche la mancanza di fatture è stata un problema, poiché le spese per il cibo e le lezioni di formazione non sono state registrate correttamente.

Ovviamente il pagamento per gli artisti e per i membri dello staff era privo di documenti e spesso non sono mai avvenuti.
Infatti, dopo l’ultimo album ‘The Other Side of The Moon’, molte storie sono emerse, come quelle del produttore Swin Lee, che non è stato pagato dopo aver creato da zero l’intero comeback, e un ex dipendente che ha affermato di non essere stato pagato per quasi 6,7 milioni di won per il loro stipendio, indennità di licenziamento e 4 mesi di spese già sostenute.

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