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I Deepfakes pornografici sono per il 25% K-pop idol

Dopo che a gennaio le fanfiction hot sono state al centro di una forte discussione, con alcuni rapper e utenti che le consideravano una forma di molestie sessuali, molti hanno iniziato ad analizzare anche un’altra problematica che purtroppo rende vittime molte idol di sesso femminile, i deepfakes.

Nei deepfakes, la tecnologia AI viene utilizzata per trasformare i volti in un video per inserire la celebrità/persona scelta: questa tecnologia, purtroppo, viene utilizzata anche per sostituire i volti delle attrici pornografiche con quello di celebrità famose, creando, di fatto, dei finti filmati porno. Anche gli idol kpop femminili sono vittime dei deepfake e, secondo delle statistiche, sono circa il 25% delle vittime di deepfake a livello globale.

Il 96% dei deepfake su Internet viene utilizzata nel porno non consensuale, il che significa che presentano le sembianze di soggetti femminili senza il loro consenso. La maggior parte dei soggetti deepfake pornografici (41%) siano attrici britanniche o americane, quasi un quarto (25%) delle donne, come abbiamo detto, sono ragazze dal Kpop.

Mentre le fanfiction hot hanno per protagonisti soprattutto idol kpop di sesso maschile, i deepfake ad oggi riguardano esclusivamente idol kpop femminili. Non esistono deepfake pornografici dei BTS o di qualsiasi idol maschile, mentre ve ne sono tanti su Jennie delle BLACKPINK o Luda delle Cosmisc Girls, solo alcuni esempi di una lunghissima lista.

Si potrebbe sostenere che la forma unica di sessualizzazione a cui sono soggette le idol K-pop femminili potrebbe contribuire al motivo per cui vengono ritratti in tale alta percentuale in deepfake, ma potrebbe esserci anche un altro motivo. “Mi chiedo se la creazione di immagini deepfake di idol K-pop sia fatta dai loro anti-fan”, afferma Hye Jin Lee, PhD, assistente professore clinico presso la Annenberg School for Communication and Journalism presso l’Università della California meridionale, “Considerando che il K-pop è tutto incentrato sull’immagine (in particolare per le donne, la cui immagine nitida è un must per mantenere la loro reputazione), niente porterebbe maggiore soddisfazione agli anti-fan… ossia l’umiliazione finale dell’idol.”

Questa motivazione potrebbe essere interessante soprattutto se consideriamo che i deepfake sono ancora relativamente difficili da realizzare e richiedono un certo livello di competenza nella codifica e hardware per computer di qualità piuttosto elevata. Vi sono sempre più aziende che, dopo pagamento, effettuano il servizio e aumentano l’accessibilità alla tecnologia ma, di fatto, è un’operazione lunga e dispendiosa e presuppone una dedizione particolare.

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