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Come il K-pop sta attirando i giovani dalla Corea Del Nord?

Come il K-pop sta attirando i giovani dalla Corea Del Nord?

| On 22, Mar 2021

Il K-pop sudcoreano sta giocando un ruolo illuminante minando in modo sottile la propaganda del regime nordcoreano, con un numero crescente di disertori che citano la musica come un fattore iniziale della loro disillusione nei confronti del loro governo: a sostenerlo è Lee Kwang-Baek, presidente dell’Unification Media Group (UMG) della Corea del Sud.

La tendenza, alimentata dalla crescente proprietà di telefoni cellulari in Corea del Nord e dal commercio ancora vivace del paese con la Cina, ha provocato una nuova repressione da parte di Pyongyang dal 2019 con l’iniziativa per “schiacciare la cultura reazionaria borghese”.

Un sondaggio di giugno 2019 di 200 recenti disertori della UMG ha rilevato che oltre il 90% aveva guardato film/TV/Musica straniera in Corea del Nord, tre quarti sapevano che era illegale e più del 70% ha affermato che era diventato più pericoloso accedere ai media stranieri da quando Kim Jong Un ha preso il potere alla fine del 2011.

I rischi sono altissimi: con un’unità speciale della polizia e dei servizi di sicurezza nota incaricata della repressione, i minori che vengono catturati possono affrontare da sei mesi a un anno di formazione ideologica in un campo di rieducazione (a meno che i loro genitori non possano corrompere la via d’uscita) mentre gli adulti possono affrontare una vita di lavori forzati o, per materiale sensibile, persino l’esecuzione.

Eppure questo non ha fermato molti di loro: Ryu Hee-Jin è una dei tanti disertori che affermano che il K-pop e la musica popolare occidentale le hanno aperto gli occhi, convincendoli che la Corea del Nord non era il paradiso che si pensava fosse e che le loro migliori prospettive erano all’estero. Ha disertato nel 2015 quando aveva 23 anni.

Da bambina, Ryu Hee-Jin è stata allevata per eseguire canzoni patriottiche che lodavano la volontà di ferro, il coraggio e la compassione del leader della Corea del Nord dell’epoca, Kim Jong Il, questo fino a quando ha ascoltato musica pop americana e sudcoreana.

“Quando ascolti musica nordcoreana, non hai emozioni. Ma quando ascolti musica americana o sudcoreana, ti fa letteralmente venire i brividi. I testi sono così freschi, così facilmente riconoscibili. Quando i bambini ascoltano questa musica, le loro espressioni facciali cambiano.” spiega Heejin parlando di quanto la musica l’abbia risvegliata.

Nata in una famiglia di musicisti, Ryu ha suonato il gayageum, uno strumento a corde tradizionale coreano simile a una cetra, in una scuola d’arte a Pyongyang. Un periodo nella squadra nazionale di nuoto sincronizzato è stato seguito da un lavoro come cameriera nell’Europa meridionale. Lì, trascorreva le serate in discoteche, ballando “Gangnam Style” con colleghi e amici della Corea del Sud. Nel 2015, all’età di 23 anni, ha disertato ed è scappata a sud.

Cr. seattletimes

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