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Le peggiori compagnie Kpop: il caso Hunus Entertainment

Quali sono le peggiori compagnie di intrattenimento del K-pop? Che cosa si intende per ‘peggiori’? E c’è davvero qualcuno che si salva?

E’ difficile parlare in modo oggetto di migliore e peggiore, ma questa serie di articoli sulle varie compagnie d’intrattenimento coreane vogliono mostrare il lato più brutto dietro i magnifici e brillanti set del Kpop o stage degli idol.

Parleremo di diverse compagnie d’intrattenimento coreane analizzando i loro lati peggiori, alcuni volte in termini di trattamento dei trainee e degli idol, altre volte in presenza di cause legali e controversie, ma anche una pessima gestione degli artisti e del loro lavoro o la mancanza di uguaglianza all’interno di un gruppo.

In questo articolo analizzeremo le criticità della Hunus Entertainment.

La Hunus Entertainment è fondata nel 2014 e ha acquisito la Stardom Entertainment (nata nel 1998) nel luglio 2015 e la CT Entertainment nell’aprile 2016. La Hunus gestisce gli XENO-T, i ROMEO e le ELRIS, in passato ToppDogg, JBJ95, EvoL, BLOCK B e tanti rapper come Verbal Jint.

Anche con la Hunus/Stardom siamo di fronte a una società che ha gestito male i propri artisti, motivo per cui il livello di abbandono è stato altissimo e, purtroppo, di alcuni artisti non sappiamo nulla da anni (come le ELRIS).

Nel 2011 debutta il primo gruppo rap dell’agenzia, i BLOCK B, che viene giudicato troppo esplicito e vietato ai minori. Già nel primo anno attirano l’attenzione grazie ai comeback e a un reality show su MTV. Fin da subito iniziano le controversie: due brani del loro secondo mini album sono stati banditi come inappropriati per i minori dal Ministero dell’uguaglianza e della famiglia. A febbraio 2012, i Block B sono stati accusati di essersi comportanti in modo inappropriato durante un’intervista in Thailandia con commenti offensivi riguardo al disastro dell’alluvione che stava avvenendo. Il gruppo fu sommerso dalle critiche, con petizioni contro di loro e seguirono molte scuse, lettere e video, e il leader Zico che si rasa la testa per dimostrare il suo rimorso. Il carico di odio ricevuto, che arriva fino a minacce di morte ai Block B e alle loro famiglia, fa crollare i ragazzi e a P.O viene diagnosticata la schizofrenia, come annuncia l’agenzia.

Dopo sette mesi di pausa, a fine 2012 i Block B tornano con il loro primo album con un buon successo. Nel 2013, però, tutto il gruppo cita in giudizio la società chiedendo la fine del contratto: affermano di non ricevere pagamenti, anche se lavorano e scrivono la loro stessa musica, anche OST e fanmeeting erano esclusi dai pagamenti. Il CEO aveva convinto i familiare dei Block B a investire fino a 70.000 dollari nel gruppo ma quei soldi sono subito spariti. Ovviamente la Stardom nega tutto, affermando che i BLOCK B non hanno generato profitti, per questo non hanno ricevuto i pagamenti, così come i soldi estorti alla famiglia non sono stati chiesti dal CEO, ma da un manager truffaldino. Il 20 maggio 2013, il CEO Lee si è suicidato. A giugno 2013 la corte diede ragione alla società in quanto non c’erano abbastanza prove sulla mancanza di pagamenti al gruppo e che i contratti dei membri non potevano essere chiusi. Comunque ad agosto il gruppo riesce a convince la Stardom a trasferire i loro diritti a una nuova società di gestione, Seven Seasons.

Cercando di duplicare il successo dei BLOCK B, la Stardom si concentra su un gruppo femminile che, inizialmente, deva essere presentato da un varietà, ma il tutto è rimandato per cambio di membri: finalmente ad agosto 2012 le EvoL debuttano. Con un fortissimo concpet girl crush, il gruppo ha avuto vita breve: primo comback a marzo 2013 con risultati discreti e poi pausa indefinita. Il silenzio caratterizza la fine di questo gruppo che aveva discrete possibilità e un’immagine molto interessante.

Vi sorprenderà sapere che Mino dei WINNER prima di entrare nella YG era un trainee della Stardom Entertainment! Lo ha confessato con un diss feroce a ‘Show Me The Money 4’, quando ha offeso la sua ex agenzia: “Ma una cosa mi fa incazzare, i giornalisti mi paragonano a un rapper sconosciuto, Topp Dogg, EvoL, Kidoh, Candle, Yano, Shiho. Fa un po’ di caldo. PD-hyung e Rhymer-hyung mi hanno lasciato andare e ora soffrono”.

Nel 2013 debuttano i ToppDogg, versione hip-hop dei Super Junior, rilasciando un singolo dopo l’altro a un ritmo folle. Dato il successo iniziale, la Stardom investe moltissimo nel successivo comeback senza che questo raccolga i risultati sperati. La carriera del gruppo resta nel mezzo, probabilmente perché il loro genere non veniva amato in Corea, infatti avevano molti fan internazionali. Con il passaggio a Hunus le cose iniziano a degenerare: due membri sembrano intenzionati a citare in giudizio l’agenzia per distribuzione non equa degli utili e maltrattamenti, per poi limitarsi a lasciare il gruppo. Negli anni successivi altri lasciano il gruppo, alcuni partecipano a Produce 101 e a The Unit. Nel 2018 i 5 rimasti (dai 13 iniziali) cambiano nome in XENO-T e dopo un singolo giapponese entrano in pausa.

Nel 2015, in modo confuso e molto rapido, il CEO organizza la vendita della compagnia, cercando di guadagnarci il massimo possibile, senza avvertire staff e trainee che si sono ritrovati, in molti casi, senza un lavoro il giorno dopo all’improvvisa acquisizione. In realtà questa vendita non è stata pulita: Cho PD, il fondatore della Stardom Entertainment, è accusato di frode (per cui verrà condannato a novembre 2016 a 2 anni di reclusione / libertà condizionata). Infatti a luglio 2015, Cho PD ha firmato il contratto per trasferire i beni e l’agenzia a una società ‘A’. Cho PD ha anche accettato di lavorare per la società “A” per 5 anni e ha chiesto che fosse compensato di 11 milioni di dollari, l’importo utilizzato in investimenti per gli artisti. Cho PD afferma anche di non aver ricevuto benefici dagli artisti sotto Stardom Entertainment. Tuttavia, la società “A” ha scoperto che Cho PD non ha detto loro dei profitti di 270 milioni di KRW (238.000 USD) che ha ottenuto dal suo artista giapponese nel maggio 2014, quando è stato citato in giudizio per frode.

Nel 2017 l’agenzia fa debuttare le ELRIS, con un comeback all’anno, media bassa nel Kpop, il gruppo non riesce ad attirare l’attenzione e dopo oltre 500 giorni di pausa nel 2020 tornano con una nuova formazione, poi di nuovo il silenzio da oltre 400 giorni.

Nella Hunus Entertainment sono stati commessi molti errori, con accuse varie e molto eterogenie, una rarità nella nostra rubrica: partiamo da accuse di silenzio e pessima gestione degli scandali, accuse di abusi e maltrattamenti, una vera e proprio frode nella compravendita, pessima comunicazione con l’esterno o informazioni sul destino dei loro artisti, zero promozioni e gestione di un gruppo (lasciato nel dimenticatoio), fino ad appropriazione indebita. Difficile fare peggio.

Cosa ne pensate di questa storia? Dove ha sbagliato questa agenzia?

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