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[INTERVISTA] Marco Ferrara, primo ragazzo italiano entrato nell'entertainment coreano

[INTERVISTA] Marco Ferrara, primo ragazzo italiano entrato nell’entertainment coreano

| On 30, Apr 2016

Classe 1989, nato a Vimercate, provincia di Monza, Marco Ferrara è il primo ragazzo italiano ad essere riuscito a farsi spazio nell’entertainment coreano.

Come lui stesso racconta sul suo nuovo canale Youtube, Seoul Mafia (CLICK), la sua carriera è iniziata circa quattro anni fa, quando, dopo essersi trasferito a Seoul, ha iniziato un periodo di training al DEF Dance e, senza troppe aspettative, ha deciso di mostrare il suo talento in alcuni video che ha caricato su Youtube, facendosi poi notare da un’agenzia.

Noi di CiaoKpop, entusiasmati dalla sua positività e determinazione, gli abbiamo chiesto una piccola intervista per poter scoprire come è riuscito ad affrontare tutti gli ostacoli di un percorso così duro, sopratutto per uno straniero:

Hai raccontato che la vita da trainee è molto dura, addirittura le prove andavano da mezzanotte alle 6 del mattino. Questo in occidente, non sarebbe mai accettato. Come mai hai deciso di intraprendere questa strada proprio in Corea? La Corea e il Giappone sono per ora gli unici paesi che offrono un tipo di entertainment di qualità, a livello musicale e visivo, capace di “soddisfarmi”. Sono cresciuto guardando le pop star Americane, Giapponesi e Coreane (ho scoperto BOA quando avevo 13 anni) ed ho sempre voluto ballare e cantare sui grandi palchi ma, allo stesso tempo, per qualche motivo non ho mai sognato una carriera solista ma sempre in una band. Forse mi spaventava l’affrontare questo mondo da solo. Ad ogni modo solo questi paesi per ora riescono a fare quel tipo di performance di qualità e quando ho deciso di trasferirmi all’estero era appena successo l’ultimo disastro nucleare in Giappone, cosa che ha decisamente deviato la scelta da parte mia (e soprattutto dei miei) sulla Corea.

In passato, hai lavorato anche con una grande artista come Ailee. Cosa si prova a stare su un grande palco? Ho avuto la fortuna di fare “Immortal Songs” con Ailee ma soprattutto di ballare al suo primo concerto in Corea. Sono state emozioni fortissime e la realizzazione di un sogno, ricordo il mio primo grande concerto, Beyonce live a Milano.. e come piansi immaginando un giorno di stare su un palco simile.. bhe.. Ailee è chiamata la Beyonce Coreana, no? Hehe a parte gli scherzi sono state esperienze che mi hanno insegnato molto, soprattutto la prima volta a “Immortal Songs”, ero veramente super emozionato ( e, purtroppo, si vede spesso se si guarda con attenzione hihi ) ma l’ho presa come lezione e durante il concerto sono riuscito a divertirmi e a dare il 100% godendomi il palco e il meraviglioso pubblico!

C’è un artista che stimi particolarmente e con cui ti piacerebbe collaborare? Posso dirvi un piccolo segreto? Ho fatto l’audizione per entrare nel team di ballerini che balla per Ailee proprio perché è la mia cantante coreana preferita e avrei tanto voluto ballare con lei! A parte lei a livello musicale mi piacerebbe tantissimo collaborare con Got7, Hyorin o CL.. chissà se prima o poi anche questo sogno si possa avverare!

Il momento più bello della tua vita a Seoul e quello in cui eri sul punto di mollare: Entrambi sono innumerevoli! La mia vita a Seoul è un continuo alternarsi di momenti bellissimi e momenti molto difficili.. Ogni volta che il mio impegno viene riconosciuto, mi si riempie il cuore di gioia perché io credo in quello che faccio e ci metto tutto me stesso. Ho adorato far parte del survival show “Dancing 9” perché, mi ha dato la possibilità di incontrare artisti e ballerini di livello veramente altissimo che seguivo ancora prima di incontrare e che mi hanno insegnato tantissimo! Ma i momenti felici sono davvero innumerevoli! Pian piano, li racconterò tutti nel mio canale!
I momenti di sconforto sono tanti, ma i momenti peggiori sono sicuramente al centro immigrazione , per rinnovare il visto. Ogni volta, mi sento come un criminale che deve chiedere il permesso di restare in un paese in cui sta facendo del male, mille domande, mille documenti, mille cose da dover sempre provare. Lavorare e pagare le tasse non basta, c’è sempre qualcosa che non va e ogni volta, mi trovo a pensare cosa farei se non mi rinnovassero il visto. Soprattutto, dopo quasi 4 anni di sacrifici, vedere tutto il lavoro che ho fatto e sto facendo per crearmi un mio equilibrio in questo paese potrebbe andare tutto in frantumi, è la cosa che mi spaventa di più in assoluto.

La Corea mostra delle facce moderne, come per l’avanguardia tecnologica, ed altre fortemente radicate alle tradizioni, come l’utilizzo dei titoli onorifici ed il rispetto delle gerarchie. E’ stato difficile abituarsi? Difficilissimo!! Sono cresicuto 21 anni in un paese la cui cultura è, oserei dire, quasi l’opposto.
Non poter dire le mie idee liberamente o trattare un mio “superiore” come un amico mi fa stare male anche ora. E poi c’è l’orgoglio!! Io sono un Leone a tutti gli effetti con i suoi pro e contro ahah
Devo anche dire che però il paese perfetto non esiste e il fatto di vivere in un paese così diverso, mi insegna ad apprezzare molto gli aspetti positivi di ogni paese. La Corea è un paese che mi ha cambiato radicalmente e permanentemente, mi ha aiutato molto a capire il rispetto verso il prossimo, un rispetto diverso dal nostro ma altrettanto giusto e dovuto. Ora, quando torno in Italia, mi sembrano tutti maleducati e irrispettosi!! ahah

Cosa ti manca dell’Italia quando sei a Seoul e cosa ti manca della Corea quando sei a Milano?Ok.. finito il momento “Marco è una persona anche profonda, a volte” . Se togliamo la mia adorata famiglia (che però, sento ogni singolo giorno, in ogni modo) direi.. il cibo!!!
E’ una cosa stranissima, quando sono in Corea, andrei al ristorante italiano ogni giorno e quando sono a Milano, dopo qualche ora, voglio già andare al ristorante Coreano ahah.. Chi mi capisce…

Tre cose che gli italiani dovrebbero imparare dai coreani e viceversa. Gli Italiani dovrebbero sicuramente imparare dai Coreani:

1) Il rispetto verso chi ha più esperienza, spesso siamo un pò altezzosi e pensiamo di sapere tutto. 2) Il sistema dei trasporti, si.. Trenord, sto parlando con te! Possibile che ogni volta che torno, siano più i treni in ritardo che quelli in orario?? 4 anni in Corea e mai un ritardo che mi ricordi.

3) La dedizione al lavoro. I Coreani se si mettono in testa qualcosa ci lavorano e non si arrendono finché non la ottengono! Se un coreano vuole dimagrire, lo vedrai anche alle 11 di sera in palestra a faticare, dopo anche 12 ore o più in ufficio!!

I Coreani dovrebbero invece imparare da noi:

1) La cura del corpo. I Coreani saranno sì dediti al lavoro, ma un po’ troppo! Orari d’ufficio assurdi e non finisce qui perché, parte della cultura coreana è anche quella di bere con i colleghi dopo il lavoro e ubriacarsi fino a notte fonda. Dormire pochissimo, essere spesso ubriachi e mangiare a orari assurdi, certo non aiuta la salute, soprattutto perché hanno pochissimi giorni di ferie e difficilmente si mettono in malattia.
2) Apertura mentale. L’ Italia non è certo il paese più aperto mentalmente verso il “diverso” ma, se dico che la Corea in confronto è anni luce indietro, vi do un’idea del livello in cui siamo.
3) Tagliare il cordone ombelicale dalla famiglia. Per i Coreani, l’opinione dei genitori sul lavoro che si fa e sulla persona che si decide di frequentare, è ancora troppo importante in tantissime famiglie! Vedo tante persone soffrire perché i genitori non accettano il/la partner del figlio o che fanno pesare al figlio il fatto che facciano un lavoro che non li porterà a fare tanti soldi. Io penso che ognuno sia libero di amare chi vuole, e fare il lavoro che faccia. Per quanto un genitore sia importante, trovo che per considerarsi genitore, debba mettere prima la felicità del figlio ai propri interessi.

Sono passati un po’ di anni da quando sei andato in Corea. Sei soddisfatto del percorso che hai fatto o cambieresti qualcosa? Tornassi indietro sicuramente cambierei qualcosa. Prima di tutto, non “perderei tempo” solo ad allenarmi nel canto e nella danza ma, mi sarei iscritto subito a una scuola di lingua. Da quando parlo il coreano, mi si sono aperte un sacco di strade dal punto di vista lavorativo ma, soprattutto dal punto di vista sociale che vorrei si fossero aperte prima. Nel complesso sono molto soddisfatto però, non mi sarei mai immaginato di fare molte delle cose che ho fatto e spero di farne altrettante nel futuro!

Hai da poco iniziato un nuovo progetto, Seoul Mafia, come è nato? Cosa vuoi raccontare attraverso il tuo canale Youtube? Seoul Mafia nasce per potermi esprimere e raccontare alle persone a me care e quelle che vogliono seguirmi, senza dover dare retta a nessuno e senza censure! Ho voluto creare un posto in cui posso condividere le mie esperienze e la mia vita liberamente, cosa che difficilmente posso fare quando vado in televisione, soprattutto per uno come me che non sa controllarsi quando parla! Spero, grazie a questo canale, di avere un contatto più “intimo” con le persone e spero di sfatare tanti miti e preconcetti che gli stranieri hanno sugli italiani, da li, il nome “Seoul Mafia”, scelto per denunciare che non tutti gli italiani sono mafiosi o mangiatori accaniti di pizza ahaha

Programmi futuri? Come ti immagini fra 5 anni? Ho appena firmato un contratto con la Kbeat, un’agenzia per youtuber in Corea che, mi aiuterà a far crescere il canale in futuro e a darmi nuove occasioni anche in televisione e in altri campi! A parte ciò, sto lavorando a 2 programmi televisivi per questa estate ma, purtroppo, non posso dire niente a riguardo, quando potrò, lo dirò sicuramente sul mio canale!
Nel futuro spero di vedermi felice, sarò onesto, io sono una persona abbastanza semplice e, anche se può non sembrare, non cerco il successo a tutti i costi. Mi vedo insieme alla persona che amo a fare un lavoro che mi dia la possibilità di stare a contatto con il pubblico, intrattenendolo. La vita mi ha già dato tanto e non voglio spenderla a volere sempre di più, rimanendo perennemente insoddisfatto!

Per chi volesse approfondire, vi consigliamo di seguire Marco su Seoul Mafia, canale Youtube dove, in chiave ironica, racconta aneddoti divertenti della sua vita in Corea e di come è iniziata la sua carriera, partendo dal training alle esperienze lavorative.

Inoltre, proprio alcuni giorni fa, ha rilasciato un interessante video dove risponde ad alcune domande che gli sono state poste, durante questi anni:

 

Noi di CiaoKpop, ci terremo a ringraziare Marco per la sua disponibilità e gentilezza e vorremmo fargli un grosso in bocca al lupo per tutti i suoi progetti futuri!

 

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