Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image
Scroll to top

Top

Nessun commento

"Hello, Me!" è un drama sottovalutato, divertente e colorato sul ritrovare se stessi

“Hello, Me!” è un drama sottovalutato, divertente e colorato sul ritrovare se stessi

| On 17, Ago 2021

Se potessi tornare indietro e dare un consiglio a te stesso più giovane, quale sarebbe? Questa è una domanda che tutti ci siamo posti a un certo punto della nostra vita. Capovolgete la questione e avrete un incubo, ma anche la trama di “Hello, Me!”, drama disponibile su Netflix con i sottotitoli in italiano.

Il drama, dalla regia, ai colori, alla trama, è semplice e rilassante e tutto si mantiene così per i 16 episodi, creando una serie TV gioiosa, divertente e toccante che ci ricorda di essere sempre la migliore versione di te stesso.

“Hello, Me!” è un dramma comico e romantico ben scritto. È uno spettacolo armato con un bel messaggio, alcuni grandi momenti di guarigione e un forte lavoro di carattere: quello che fa, lo fa straordinariamente bene.

Di cosa parla?
Ban Ha-Ni (Choi Gang-Hee) ha 37 anni ed è una donna single, servile e timida, con un lavoro precario in un supermercato che perde dopo una serie di sfortunati eventi la le fanno incontrare anche un pervertito, Han Yu-Hyeon (Kim Young-Kwang) alla stazione di polizia nel suo costume da polipo. Un giorno, la diciassettenne Ban Ha-Ni (Lee Re) dal passato arriva al 37enne Ban Ha-Ni pronta a sconvolgerle l’esistenza. Come farla tornare indietro?

Piccole cose bellissime:
Tra thriller psicologici, drammi assassini e makjang esagerati e un periodo di pandemia che ci ritrova stanchi e stressati, “Hello, Me!” potrebbe essere proprio quello di cui abbiamo bisogno. No drammi, no pesantezza, no ossessione, le parole chiavi sono semplicità allegria e colore. A suo modo, “Hello, Me!” è speciale e dolce, è qualcosa che è facile da digerire in quanto non richiede molta concentrazione o investimento emotivo, ma, allo stesso tempo, insegna due o tre cose mentre ci si diverte.

Il drama è una versione strampalata e comica di uno slice of live con un grande sviluppo del personaggio e scene commoventi di loro sia tra familiari che amici. La commedia rientra principalmente nel regno dello slapstick, una comicità molto fisica che non tutti apprezzano ma che per noi è sempre uno spasso.

Cosa affronta il drama?
“Hello, Me!”, sebbene molto standard e in generale simpatico e divertente, tratta anche argomenti pesanti come la morte, lotte con errori orribili passati e bullismo. Questi temi, però, sono trattati con delicatezza e con la copertura che meritano, conservando un senso dell’umorismo che non sembra strano o fuori luogo.

L’idea di incontrare il tuo io più giovane è un’idea molto interessante: quando siamo giovani pensiamo che diventeremo persone ammirevoli che conducono una vita adulta felice e appagante, ma sappiamo tutti come è andata a finire per molti di noi. E’ facile entrare nell’età adulta sentendosi ancora persi o dopo aver attraversato terribili prove che ci rendono il guscio di noi stessi. “Hello, Me!” spiega bene questa sensazione terribile e destabilizzante.

Un’altra parte interessante è tutto il discorso intorno alla guarigione e al perdono, al superamento dei propri limiti e delle paure. Ci sono anche alcuni momenti bui, momenti pesanti, ma in genere questo show è leggero e divertente. E’ importante trovare il proprio posto nel mondo, accettare gli errori che abbiamo fatto, superare i sensi di colpa e ritrovare la propria felicità.

Davvero interessante:
“Hello, Me!” riesce a gestisce bene il genere dei viaggi nel tempo (in fondo è un drama con viaggi nel tempo non sui viaggi nel tempo) e non crea confusione, mentre mostra senza problemi i due personaggi nella stessa timeline. Ragionando sul funzionamento dei viaggi, si trovano delle incongruenze, ma il drama non vuole dare risposte scientifiche, quindi bisogna affrontarlo con una certa semplicità.

E’ un drama caldo e adorabile sul riconquistare la propria autostima: le sue due eroine, Bahn Ha-ni adolescente e adulta, non solo si trasformano a vicenda, ma fanno mutare inevitabilmente anche tutti coloro che finiscono nella loro orbita.

Punti di forza:
Il personaggio di gran lunga più interessante è la versione diciassettenne di Bahn Ha Ni, interpretata magnificamente dall’attrice bambina Lee Re. È lei che mantiene le cose interessanti e fa avanzare la storia. Il personaggio può essere particolarmente fastidioso a volte, ma anche duraturo e molto divertente da guardare.

La scena più forte è proprio della giovane Ha-ni che, dopo aver assistito la versione adulta ripetutamente umiliata e scartata dalla società, le urla: “Come osi darmi un futuro così miserabile e umiliante?” Non cresciamo mai all’altezza delle persone brillanti e di successo che abbiamo sognato di essere al liceo, cambiamo, quasi sempre in peggio, mentre maturiamo e ci adattiamo alla società e al mondo, che è un posto molto più duro di quanto immaginassimo. Eppure la giovane Ha-ni, con i suoi sogni, la sua purezza e la sua luminosità, irradia tutto e fa venire voglia di provarci ancora.

La dinamica tra le Hani è parte di punta del drama. Sia Lee Re che Choi Kang-hee sono assolutamente raggianti nei loro ruoli, Lee porta un carisma incandescente che rende assolutamente credibile che sarebbe il centro del suo mondo ovunque vada, e Choi lentamente sboccia davanti ai nostri occhi mentre riacquista la sua voglia di vivere, la sua determinazione ad avere successo e, infine, la sua autostima. E lungo la strada, entrambi le Ha-ni stimolano una vera guarigione delle ferite a malapena incrostate che hanno ferito la loro famiglia negli ultimi vent’anni.

Bel personaggio è anche Yoo-hyun, che all’inizio potrebbe sembrare un noioso cliché del viziato figlio maschio chaebol, ma si rileva essere particolare, atipico e molto interessante (per quanto un pochino piatto). A differenza dei cliché, è viziato sì, ma ha un gran cuore, è vivace, gentile con tutti, volenteroso, quando si impegna riesce in quel che fa, è curioso e resta comunque dolce, senza malizia e ingenuo, anche se immaturo. Non usa mai il suo potere per ferire o sfruttare le persone, anzi fa l’esatto contrario. Se il viaggio di Ha-ni riguarda il ritrovare la sicurezza e lo scopo della sua giovinezza, quello di Yoo-hyun riguarda il lasciarsi alle spalle le cose infantili, affrontando responsabilità adulte e dolori senza perdere il suo grande cuore.

Anthony/Chun-shik inizia come un odioso personaggio comico, ma alla fine il suo arco narrativo è interessante e rappresenta la necessità di prendersi la responsabilità degli errori fatti in passato, atto di versa redenzione. A differenza dei soliti bulli da drama, Anthony, che tanto somiglia per aspetto agli F4 di Hana Yori Dango / Boys Before Flowers, affronta il suo passato ed è disposto ad accogliere con coraggio e consapevolezza la punizione per gli errori commessi. La crescita arriva solo attraverso il dolore, e nessun viaggio di autorealizzazione è completo senza riconoscere ciò che devi a coloro che hai ferito.

Punti di debolezza:
La storia d’amore manca di intensità, spesso è diventata secondaria e di sfondo, portando a un affettamento poco comprensibile sul finale. Se amate l’amore e vederlo sullo schermo, dimenticatevi questo drama perché in “Hello, Me!” l’amore è molto secondario.

Lo svolgimento del drama è anche molto prevedibile e senza suspense, se da un lato lo rende, appunto, intuibile e con scarso effetto sorpresa, dall’altro diventa un prodotto leggere e facile da seguire. Allo stesso modo, solito cliché dei drama, le connessioni convenienti e le situazioni “destinate” sono diventate la stampella di tutta la storia, eppure il fatto che siano presentate in modo comico, non lo rendono pesante.

L’umorismo può essere sciocco, l’amore infantile e secondario e la trama e i dialoghi leggermente prevedibili, ogni sviluppo lento e ovvio, ma c’è un nucleo di sincerità ed emozione radicata che fa sembrare il drama tutt’altro che superficiale. Proprio perché è una storia sul permettere a te stesso di guarire e credere di valere qualcosa e fidarti delle persone intorno a te per prenderti quando cadi.

Conclusione:
Se stai cercando qualcosa di leggero, significativo e divertente, “Hello, Me!” è per te. È una commedia romantica carina, nell’ordinario ma estremamente divertente e leggero. “Hello, Me!” è un buon drama per rilassarsi, qualcosa di speciale a modo suo e che vi lascerà col sorriso a ogni episodio.

  Lascia un cuore per questo articolo 🙂

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.