Frenky | On 26, Lug 2015

Gli Infinite sono stati tra gli artisti invitati a raccontarsi nel programma della KBS, “Yoo Hee Yeol’s Sketchbook”. Nella chiacchierata, l’MC del talk show ha parlato delle recenti attività individuali che hanno coinvolto i membri del gruppo quali recitare in drama, partecipare a spettacoli di varietà e gli impegni delle loro sub-unit.

Al presentatore è sorto spontaneo domandare come si sentivano nel essere ritornati un compatto gruppo dopo aver passato del tempo divisi. Il primo a prendere parola era Hoya, che rispondeva: “Per noi è strano vederci vederci l’un l’altro in TV. Dopo aver visto Sungjong, mi sono chiesto ‘Ma è davvero il nostro bimbo a ‘Real Man’?'”. Yoo Hee Yeol proseguiva chiedendo: “Queste promozioni individuali vi hanno aiutato a migliorare il vostro rapporto come gruppo?”. Al quesito è Dongwoo a rispondere: “Tra di noi c’è una forte sinergia. Le cose che i miei compagni imparano nelle loro esperienze individuali le portano e le condividono con il gruppo (arricchendo anche gli altri)”. “Sei così eloquente. Pensavo fossi più un poeta come Son Seok Hee“ è quanto rispondeva l’MC alla riflessiva risposta del rapper più grande degli Infinite.

La curiosità del presentatore non si è ancora placata, così sottopone i ragazzi ad un nuovo quesito. Sono ormai passati cinque anni dal debutto degli Infinite e l’uomo vuole sapere se i ragazzi hanno dei rimpianti. Ancora una volta è Hoya a parlare: “All’inizio il nostro manager non ci permetteva di uscire, nemmeno al supermercato, per paura dei paparazzi. Per quattro anni siamo stati nacosti. Anche ora che abbiamo la possibilità di sgattaiolare fuori, non corriamo pericoli perché sono in pochi a riconoscerci per strada”. Pare che l’unico rimpianto dei ragazzi si quello di non essere riconosciuti per strada a causa delle manovre anti-papazzi ideate dal loro premuroso hyung nei passati anni.

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