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Billboard: gli album migliori del Kpop nel 2020

La fine dell’anno è arrivata e la rivista/sito statunitense ‘Billboard’ ha pubblicato un elenco dei migliori album del K-Pop del 2020.

È stato uno degli anni più difficili per il mondo, ma uno dei più monumentali per il K-Pop. Queste canzoni sono state scelte per la loro assoluta luminosità nel buio di un anno deprimente.

Ecco gli album migliori per Billboard: che ne pensate?

10. Stray Kids, GO生
Fin dal loro debutto, gli Stray Kids hanno costruito un repertorio che riflette chi sono: ragazzi giovani e brillanti che crescono ed espandono la loro visione del mondo. In GO 生, i bambini randagi non sono dei giovani che attraversano la perdita, il dolore e la confusione, ma hanno un’immagine molto più sicura, consapevole di sé e sofisticata. Per un atto i cui gli album sono come un diario della giovinezza, GO 生 è la cerimonia di laurea perfetta e inizia una nuova era. – LS

9. Yerin Baek, tellusboutyourself
Puoi capire il sound di tellusboutyourself pronunciando il titolo ad alta voce: è casual, colloquiale, intimo. Come sempre, Yerin Baek canta con una ferma convinzione che smentisce la sua voce aggraziata, trasformando il più semplice dei testi in coinvolgenti pozzi di emozioni. Le verità che trasmette possono essere difficili da digerire, quindi consente a una strumentazione leggera di fornire un’atmosfera accogliente. Si parla di amori insoddisfacenti e banali, di relazioni tossiche, di insicurezze e amanti egoisti, il tutto in brani sofisticati e pop. Non è mai sembrata così onesta o vulnerabile, e la produzione calmante che avvolge se stessa lo fa sentire ancora più liberatorio. – JOSHUA MINSOO KIM

8. SUMIN, XX,
Il caleidoscopico XX dei SUMIN difficilmente rimane statico finché si rifrange in una serie di stili musicali elettrizzanti durante i suoi 12 minuti vivaci. L’intro basso e pop “TURNON” stuzzica inaspettatamente un esaurimento rave durante il suo ultimo terzo. “SAYx3” cambia marcia a metà canzone, passando da hip-hop arioso a club futuristico con uno schiocco di dita. Il tutto si raffredda per la lenta jam stellata “ZAZA”. La natura fugace di tutto ciò, però, ti costringe solo a riavvolgere e rivivere la fretta. – RYO MIYAUCHI

7. Oh My Girl, Nonstop
Le Oh My Girl non solo hanno visto la deliziosa title track “Nonstop” diventare un successo istantaneo, ma il loro dolce secondo singolo “Dolphin” ha conquistato le classifiche. A cinque anni dall’inizio della loro carriera, sembra che le Oh My Girl stiano finalmente ottenendo un riconoscimento. – JEFF BENJAMIN

6. TWICE, Eyes Wide Open
Mentre ‘Twicetagram’ del 2017 erano la perfezione pura del bubblepop, Eyes Wide Open amplia la loro tavolozza pop con un nuovo sound. Dagli accattivanti “Go Hard” e “Queen”, allo stile city-pop di “Say Something”, oltre al dark dance-pop di “Hell in Heaven”, le TWICE riescono a gestire qualsiasi cosa. – JB

5. NCT 127, Neo Zone
Una delle cose migliori degli NCT 127 è che la loro musica è tanto espansiva quanto loro. Neo Zone ne è una testimonianza, poiché le sue 13 tracce passano dalle classiche influenze R&B ai sintetizzatori degli anni ’90 fino a incorporare il metal. L’album sorprende con ogni traccia e mentre si potrebbe discutere contro la scelta di così tante variazioni musicali in un album, la diversità funziona per gli NCT 127: proprio come il loro concept li rende senza limiti, la loro musica si rifiuta di essere classificata in etichette e generi. – LS

4. WOODZ, EQUAL
Da idol a produttore, Cho Seung-youn o WOODZ ha vissuto molte vite diverse nel K-pop, ma la determinata star è diventata un artista poliedrico e poliedrico è anche il suo EP: si inizia con l’intro inquietante “LIFT UP”, esplode nell’ambiziosa “Love Me Harder”, si passa a un R&B alternativo “NOID”, al taglio atmosferico “Waikiki”, a ballad e brani hiphop. – JB

3. Yukika, SOUL LADY
Le sue canzoni city pop esplodono: ci sono sintetizzatori avvincenti, loop elettronici, accenti scintillanti di xilofono e, soprattutto, “saudade”. Fa tutto questo con una leggerezza eterea che fa sembrare l’album senza sforzo. “Soul Lady” ti attira con giochi di parole intelligenti e la sensazione avvincente di trovarti nel trambusto di una grande città. È la quintessenza della colonna sonora, una che suoneresti mentre cammini per le strade di Seoul, pronto per la tua grande occasione. – LS

2. WJSN, Neverland
Il pop estivo “Butterfly” è solo l’inizio del viaggio lungo nell’ultraterreno con ‘Neverland’. Man mano che segui l’elenco delle tracce, i sintetizzatori diventano più appariscenti, gli arrangiamenti diventano più elaborati e le canzoni si trasformano in produzioni stravaganti. L’insieme di ritmi e arrangiamenti squisiti in Neverland costruisce un mondo da sogno che è all’altezza della promessa del titolo e WJSN si assume volentieri il compito di guidarti attraverso il fantastico paesaggio sonoro. – RM

1. BoA, BETTER
Nessuna star del K-pop può rivendicare la coerenza che ha BoA. BETTER è uno dei suoi dischi più forti fino ad oggi ed è pieno fino all’orlo di canzoni che la presentano come una persona sicura nella sua abilità artistica. Il singolo principale e la title track, “Better”, è un ritorno al passato dell’R&B dei primi anni 2000, la sua linea di basso spessa melassa e le corde penetranti forniscono uno sfondo a BoA per proclamare il suo bisogno di sicurezza in una relazione. Il resto dell’album è altrettanto magistrale nella sua manovra di emozioni. Nessun altro album K-pop quest’anno è stato così raffinato, così reale, così rinvigorente nel suo ritratto della capacità di provare emozioni umane. E cosa si può chiedere di più nel 2020 di un album che ti ha ricordato che, nonostante tutto quello che è successo, che nel bene e nel male, eri ancora qui, eri vivo. – JMK

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