PR | On 03, Ott 2021

La serie tv Netflix ‘Squid Game’ è il titolo del momento e, tra le mille esaltazioni e manifestazioni di amore, sicuramente molti di voi si staranno chiedendo se ne vale davvero la pena e se questo prodotto fa per voi. Per capire meglio ‘Squid Game’, decidere di dargli una possibilità e capire anche dove si muove la serie, soprattutto per chi non ha molta conoscenza della cultura coreana, ecco 8 cose che conviene sapere prima di approcciarsi alla visione, sia per decidere se farlo, sia per capire meglio cosa guarderete!

Di cosa parla ‘Squid Game’?
‘Squid Game’ segue un gruppo di persone, gli ultimi delle società con grandissimi problemi finanziari, a cui viene data la possibilità di competere in una serie di giochi per vincere moltissimo denaro: 45,6 miliardi di won (circa 38 milioni di dollari). Vengono obbligati a competere in semplici giochi d’infanzia resi assurdamente letali. Chi riuscirà ad arrivare alla fine e a che prezzo?

1) Se vi piacciono prodotti horror e psicologici come ‘Battle royale’ o ‘As The Gods Will’, ma anche ‘Hunger Games’ o ‘Hostel’, ‘Squid Game’ potrebbe fare al caso vostro. La trama potrebbe non essere innovativa, ma il drama non è una mera copia. E’ una serie drammatica e horror ben fatta, con una montagna russa di emozioni.

“Squid Game” non è per chi ha lo stomaco debole. Il trailer offre solo un piccolo assaggio di parte del sangue e della violenza che si verificano durante la serie mentre la competizione è in corso. Ma questo è niente in confronto a ciò che accade nella serie. Quindi, se sei schizzinoso alla vista del sangue, ti suggeriamo di stare lontano.

2) A differenza della maggior parte dei K-drama, che di solito durano 16 episodi, la prima stagione di ‘Squid Game’ ha solo nove episodi, la maggior parte dei quali dura poco meno di un’ora ciascuno. In totale, quindi, sono oltre 485 minuti.

3) Per capire bene ‘Squid Game’ bisogna avere un accenno al concetto dell’han. ‘Han’ è una potente forma di rabbia, un tipo di rabbia così grave e divorante che alcuni credono che si possa morire a causa di essa. Lo Squid Game è strettamente collegato a questa parola coreana che non è solo una parola, ma anche un concetto, parte integrante della cultura coreana e dell’essere coreano.

E’ una parola moderna che ha diverse interpretazioni: l’Han è spesso descritto come un sentimento interiorizzato di profondo dolore, risentimento, dolore, rimpianto e rabbia. Per il romanziere Pak Kyongni l’han è sia tristezza che speranza; per il teologo minjung Suh Nam-dong è “una sensazione di risentimento insoluto nei confronti delle ingiustizie sofferte, un senso di impotenza a causa delle schiaccianti probabilità contrarie, un sentimento di dolore acuto nelle viscere, che fa contorcere e dimenare tutto il corpo, e un’urgenza ostinata a vendicarsi e a raddrizzare i torti – tutte queste cose combinate insieme”.

Concetto difficile da capire per noi ma ‘Squid Game’ ne è pregno e vuole introdurre le difficoltà di un paese con un tasso di disoccupazione giovanile molto alto o una gran quantità di persone che si ritrovano senza un lavoro a 30-40 anni in un mercato del lavoro competitivo e spietato, sfruttamento degli stranieri e anche il razzismo ben radicato, totale assenza di un sistema di supporto per persone anziane, così come impossibilità per molti di accedere a cure mediche adeguate o l’importanza dell’onore e della rispettabilità.

Il critico culturale Jung Duk-hyun ha dichiarato al quotidiano Korea Herald che Squid Game è una “grande metafora per la società altamente competitiva della Corea” e “fornisce una visione acuta della nostra dura realtà”. Infatti il debito delle famiglie coreane è cresciuto fino a raggiungere il record di 1.805 trilioni di won a giugno, quasi il doppio rispetto a 10 anni fa, anche perchè i prezzi delle case salgono a ritmi assurdi e molti si affrettano ad acquistare immobili. Il divario tra ricchi e poveri si è allargato: dati ufficiali mostrano che il patrimonio netto del 20% più ricco di percettori di reddito era 166 volte superiore al 20% più povero dello scorso anno, rispetto alle 105 volte del 2018.

4) ‘Squid Game’ è un lavoro di oltre 12 anni: Hwang Dong Hyuk ha iniziato nel 2008, finito nel 2009, atteso un decennio che gli venisse data la possibilità di girarlo e poi vedere tutto ritardato di un anno a causa della pandemia globale di Covid19. Solo per questa costanza, merita della considerazione!

5) Anche se cerchio, triangolo e quadrato, simboli del gioco e anche dello staff vestito di rosso, rispettivamente operai, soldati e manger, possono sembrare quelli del joystick della Playstation, in realtà sono ispirate a lettere coreane.

Il cerchio è la lettera ‘o’, il triangolo è parte della lettera ‘j’ e il quadrato è ‘m’.Quindi fianco a fianco, si legge ‘OJM’, che sono le iniziali del gioco dei calamari in coreano, che si legge come Ojingeo Geim (오징어게임). Inoltre i tre simboli uno sopra l’altro, ricordano anche il campo di gioco dello Squid Game.

6) Un torneo mortale di Squid Game ovviamente non uccide ma i ‘giochi’ che vengono fatti nei vari turni sono tutti reali e tipici dell’infanzia in Corea del Sud. Anche il titolo del drama si riferisce a un gioco in cui il campo ha una forma vagamente simile a un calamaro. Nello Squid Game i bimbi nella squadra di attacco per vincere devono saltare su una gamba solo fino a superare la metà del calamaro, per poi deve battere il piede sulla testa del calamaro.

Altri giochi reali sono, ad esempio, il tiro alla fune, biglie, un due tre stella, saltare in quadrati ma elementi dell’infanzia di moltissimi coreani come la caramella Dalgona ed è solito che cercano di mangiare intorno alla forma in rilievo senza romperla.

7) Variety ha riferito la scorsa settimana che “Squid Game” è diventato il primo K-drama a conquistare il primo posto su Netflix negli Stati Uniti, entrando nella top 10 solo due giorni dopo la sua uscita e raggiungendo il numero uno solo quattro giorni dopo il suo debutto. Il drama è primo in moltissimi paesi del mondo, con streaming dai numeri esorbitanti e le azioni di Netflix hanno raggiunto un nuovo massimo a partire da questa settimana con gli investitori rassicurati sul fatto che la società può ancora produrre successi che fanno crescere la sua base di abbonati. Ancora nulla di certo ma potrebbe diventare la serie più popolare nella storia di Nerflix, superando The Witcher, Lupin e Bridgerton.

8) Il cast di ‘Squid Game’ è davvero interessante e ricco di star coreane, alcune anche famose a livello internazionale, come Gong Yoo di Train to Busan e Lee Byung-hun (a Hollywood G.I. Joe ‑ La nascita dei Cobra e sequel, I magnifici sette, in Corea Mr. Sunshine e molti altri). Uno dei protagonisti è il pluripremiato attore sudcoreano Lee Jung-jae e Park Hae-soo che ha vinto diversi premi tra il 2019 e 2020 facendosi notare nei drama ‘Prison Playbook’ e nel film ‘By Quantum Physics: A Nightlife Venture’.

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